Un fine settimana patavino

Ancora un’intensa due giorni di gare per il gruppo velocità dell’Atletica Livorno, diviso tra Padova e Firenze.

Raccontiamo dunque qui quanto accaduto nell’ ultimo fine settimana del mese di Gennaio a Padova, ove si è svolta ancora una manifestazione a carattere nazionale.

Sabato 29 sui m. 400 femminili si è ripresentata l’allieva Zoe Cirinnà. Ad una settimana dall’esordio in biancoverde Zoe ha letteralmente demolito il tempo corso sette giorni prima ad Ancona, siglando un buonissimo 1’03”92 per la soddisfazione dei suoi tecnici.

Nello stesso pomeriggio ha fatto l’esordio nelle categoria Allievi anche Francesco Savi, il quale ha affrontato per la prima volta la distanza dei m. 400 con il giusto rispetto, chiudendo bene in spinta nel tempo di 55”05. Un buon inizio, con la certezza dei tecnici che l’atleta abbia davanti a sé grandi margini di progresso, dopo un inverno travagliato e caratterizzato anche da un infortunio ad un braccio.

Nella gara assoluta era presente Federico Garofoli, che tornava nell’impianto padovano per cercare di migliorare il 50”87 ottenuto una settimana prima e ottenere il pass per i campionati italiani di categoria.

Con un avvio molto deciso Federico ha subito preso il comando della sua serie, senza più cederlo e si è migliorato di quasi un secondo, portando il proprio personale indoor a 49”99, a soli 9 centesimi da quello all’aperto.

Missione compiuta dunque, ed obbiettivo della qualificazione per la rassegna nazionale centrato.

Il giorno dopo domenica si inizia con la staffetta 4×200, gara tecnicamente molto difficile e impegnativa, divenuta da qualche anno terreno di caccia per i giovani velocisti  biancoverdi, specialmente dopo il record italiano della categoria allievi siglato ai campionati italiani indoor del 2020 con la conquista del relativo titolo.

La formazione che abbiamo schierato ricalcava per tre quarti quella di due anni prima, con l’eccezione di un frazionista ovvero Benjamin Mitchell al posto di Gabriele Mori, il quale in questa occasione ha preferito concentrarsi sui m. 60.

Dunque Mitchell in prima frazione che ha dato il cambio già con un notevole vantaggio ad Andrea Franchini, in terza frazione Federico Garofoli e per chiudere Tommaso Boninti.

Il risultato è stato il nuovo record toscano della ctegoria Juniores, ovvero 1’30”00, ottima prestazione, ottenuta praticamente senza avversari. Per capire il valore di questo tempo segnaliamo che lo scorso anno il titolo italiano Juniores fu vinto con il tempo di 1’31”04 dalla formazione dell’Atletica Lecco-Colombo Costruzioni. Se sono rose fioriranno!

Unica nota stonata, l’infortunio occorso a  Benjamin Mitchell (Benji per gli amici) che lo costringerà a saltare i Campionati italiani in programma sabato e domenica prossimi ad Ancona.

Siamo sicuri però che i suoi compagni daranno il massimo anche e soprattuto per lui.

Dopo le staffette si sono corsi i m. 60 e anche qui abbiamo avuto dei buoni risultati, anche se forse è mancato l’acuto.

Nello specifico il migliore cronometricamente è stato Gabriele Mori che ha siglato 7”02, mostrando una buona condizione fisica, ma anche la necessità di curare alcuni aspetti tecnici della corsa, che risentono sicuramente dell’infortunio occorsogli lo scorso anno, infortunio che l’ha tenuto fuori dai campi di gara per quasi tutto il 2021.

Tommaso Boninti  si è ben difeso, in una gara non sua, correndo in 7”08. Sicuramente all’arrivo non era soddisfatto, ma se pensiamo che era reduce da uno stop per positività che l’ha tenuto in casa nei primi sedici giorni di Gennaio, c’è da essere contenti.

Ancora Federico Garofoli, che in questa due giorni si è esaltato gareggiando tre volte.

Federico ha chiuso i 60m vincendo la sua serie e siglando un ottimo 7”15 che migliora di ben 7 centesimi il proprio personale.

Ultimo a correre  Andrea Franchini il più giovane del gruppo, al primo anno nella categoria juniores. Andrea dopo una partenza un pò incerta ha sfoderato una accelerazione degna di un vero sprinter e si è andato a prendere la vittoria nella sua serie nel tempo di 7”20, frantumando così il proprio personale di 7”32. Veramente bravo.

In precedenza si erano corse due serie di m. 60 riservati alla categoria master, e noi qui schieravamo Alessandro Garofoli, padre di Federico.

L’ingegnere ha dominato come avviene ormai da tempo in campo nazionale, sia sui metri 60 che all’aperto sui metri 100. 7”55 il suo tempo, ad un solo centesimo dal personale, prestazione che gli ha consentito di “rifilare” più di due metri e quasi 3 decimi al secondo arrivato. Spettacolare!

 

G.P.

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