TRE ARGENTI DAGLI JUNIOR A ANCONA

 


4_6_2_2017Fabio Barattini, Andrea Rinaldi e Alessio Mannucci
hanno regalato all’Atletica Livorno la gioia di veder salire sul6_6_2_2017 secondo gradino del podio dei Campionati Italiani Giovanili una maglia bianco verde. Fabio, marciatore di belle speranze, aveva già stupito una settimana prima vincendo in quel di Grosseto la prima prova del CDS Junior sui 20 km. e si pensava che sulla più breve distanza dei 5 km. su un pistino indoor non potesse essere competitivo, ma la buona condizione raggiunta era ancora intatta e il non ancora diciottenne allievo di Giorgio Favati aveva la forza di raggiungere un secondo posto con il suo nuovo record personale di 22’28”56. Un bel risultato per un binomio con il tecnico che funziona.

Andrea, si era fatto notare nella sua ultima stagione da cadetto con un terzo posto nel lungo, poi una serie di problemi muscolari e tendinei ne avevano frenato la crescita. Il cambio di rotta è avvenuto nella primavera del 2016 quando Massimo Favoriti l’ha consigliato a lasciar stare il salto triplo dal quale usciva sempre con qualche trauma. Per Andrea è stata un’escalation di buoni risultati e Ancona è stata il suggello di una rinascita con un argento e un miglior salto di 7,14 che uguaglia quanto era riuscito a fare nella stagione all’aperto a Orvieto.1_6_2_2017

Alessio, il gigante buono di Renato Carnevali proveniente dalla cantera di Collesalvetti, ha tralasciato per una settimana il lancio del disco dove al momento primeggia in Italia tra gli juniores e ha ripreso in mano la palla di ferro da kg. 6. Con il suo PB di 16,21 di un anno fa a Genova era certo di arrivare in finale ma il suo progresso è stato una sinfonia per le orecchie bianco verdi: 15,47 al primo getto, poi 15,78, 16,42 (PB) e 17,12 al quarto quando insidiava da vicino il primo e unico lancio buono (17,24) del lombardo Bruno che poi sarebbe risultato il vincitore. Alessio continuava con 17,04 e 16,96 ma non era certo deluso dall’argento!

2_6_2_2017Non è salita sul podio ma la gara di Ancona certifica la rinascita di Sara Biricotti. L’atleta di Massimo Favoriti si era fatta conoscere con il titolo italiano cadette nel 2013 ma poi era stato un calvario di infortuni a ripetizione. Finalmente i suoi problemi muscolari sembrano risolti e la saltatrice di triplo ci ha deliziato con un crescendo rossiniano: 11,20, poi in successione 11,81 (PB), 11,77, 11,90 (nuovo PB), 10,40 e per finire 11,95 che la poneva al quinto posto tra le junior e finalmente con un volto sorridente.

Un campionato italiano finito bene per l’ostacolista Fabio Denza. Nella sua carriera da allievo non era mai riuscito a superare le batterie, questa volta è andato3_6_2_2017 in semifinale con 8”68 nei 60 ostacoli e qui l’atleta di Mauro Telleschi riusciva a correre in 8”49 che non era sufficiente per andare in finale ma almeno migliorava di 10 centesimi il suo miglior tempo.

5_6_2_2017Non benissimo nello sprint Pollyana Gurrieri che, nei 60, ha corso in 8”34 abbastanza lontana dal suo miglior stato di forma di due anni fa quando correva in 8”22 e anche Caterina Bianchini che rimaneva ancorata a 8”06 dopo essere stata molto più tonica in regione e soprattutto da junior quando correva la distanza in 7”92. Un po’ delusa anche Sharon Guerrazzi che negli 800 ha finito in 2’23”55 molto lontana dalle aspettative. Dennis Nesimoski, che si era rivelato in un’estate all’Arena napoleonica milanese, non si è presentato al meglio ed ha terminato la sua gara con un anonimo miglior salto di 6,59 e il compagno d’allenamenti di Mannucci, Diego Paolini non si è sentito stimolato dall’ambiente e si è fatto piccolo, piccolo con un miglior lancio di 12,70. Poca gloria anche per il marciatore Lorenzo Grossi, uscito stremato dal quarto posto sui 20 km. di Grosseto e che non ha finito una gara troppo più veloce per le sue attuali possibilità. La due giorni marchigiana è stata però nel complesso molto positiva tanto che la Fidal ha piazzato la nostra associazione al sesto posto tra le società italiane nella categoria junior, risultato mai raggiunto nella nostra storia per le gare in sala.

 

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