L’ODISSEA DI MARCONI E DEI GEMELLI NEI CIELI D’EUROPA

Quando qualcuno ha visto il piano di viaggio, predisposto dalla Fidal, che avrebbe dovuto portare il nostro tecnico ed fratelli Dini a gareggiare in Alsazia ha storto la bocca per i troppi cambi d’aereo e la ristrettezza dei tempi per l’imbarco. Tutto bene la partenza da Pisa e da Roma per Amsterdam, ma purtroppo l’intoppo è arrivato alla partenza da Amsterdam per Strasburgo. Ai nostri e ad una ragazza non era stato fatto il biglietto e se ne sono accorti solo all’imbarco. Pronto intervento del navigato tecnico Danzi che affidata al fisioterapista il resto della squadra ha studiato un percorso alternativo che presupponeva un volo Amsterdam – Parigi ed un lungo trasferimento in auto fino a Nancy.

Ci sono arrivati, ma alle tre di notte, con le gare che iniziavano a Solestat alle otto e poi anche senza bagaglio che era rimasto a Strasburgo. Per fortuna i ragazzi avevano le scarpe da gara nello zainetto ed hanno potuto partire grazie ai prestito di magliette e pantaloncini. La forza dei gemelli si è vista anche in questa avversità. Lorenzo Dini ha concluso la sua 10 km. su strada in seconda posizione con un eccellente 30’35”, un po’ più lontano Samuele che al settimo km. ha perso contatto dal fratello ma è pur finito quarto in 30’52”, un posto avanti all’altro junior azzurro D’Onofrio.  La squadra italiana ha vinto nettamente l’incontro con la compagine d’oltralpe ed ora i gemelli guardano con interesse al prossimo impegno internazionale che sarà a Liverpool e che dovrà affinare la loro esperienza di gare a livello europeo in vista dell’evento principe che sarà in dicembre a Budapest. Come nota di cronaca il rientro è andato liscio come l’olio con recupero dei bagagli ed arrivo puntualissimo all’aeroporto Galilei di Pisa.

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