INARRESTABILE POLETTI AD EMPOLI

La regola non scritta del Campionato di Società è che anche se siamo ai Toscani, a vincere sarà qualcun altro. Un pezzo grosso che si è fatto centinaia di kilometri per gareggiare in regione, e che vale bene i quattrini del suo ingaggio. Le gerarchie delle prime campestri dell’anno vanno a farsi benedire. Prendi come punti di riferimento le facce note, mentre guardi questi mezzi sconosciuti giocarsela per la vittoria.

 

È così anche quest’anno? Macché… Raffaele Poletti è capace come pochi di alzare in un attimo la posta in gioco. Da vincitore del Gran Prix a trionfatore del CDS, il passo non è per niente breve! Gara grandiosa, i 10 estenusnti kilometri nel Parco di Serravalle ad Empoli passati a marcare stretto con il dovuto rispetto il favorito Terrasi – uno che sulla pari distanza in pista viaggia “tranquillo” sul passo dei trenta minuti. Un piccolo accenno per provare la gamba, poi lo scatto decisivo. All’ultima occasione disponibile: uno strappetto in salita a un centinaio di metri dall’arrivo.

Fin dove ci porterai, Raffaele? Intanto sei salito sul tetto della Toscana. Premiando gli sforzi degli altri bianco verdi con un terzo posto di squadra (32 punti). A pochi passi dalla quotatissima Castello (26, come sempre vincono le Apuane, 11), in pole position per gli Italiani di Gubbio. Gli altri contributi alla prestazione di società vengono da Alessio Ristori (14mo) e Luca Lemmi (17mo). Per Alessio, un avvio in progressione su un percorso a lui ostico che lo illude, a metà prova, con l’ottava posizione. Acciacchi e fatica lo ricacciano indietro, ma ha ancora la forza di difendersi in volata dagli attacchi di Remo Arrighi. Per Luca, un momento buio nella fase centrale gli fa perdere, temporaneamente, il piazzamento nei venti, salvo poi rinconquistarlo con maggiore soddisfazione quando è servito, all’ultimo giro. Si tratta pur sempre della gara in cui ha rotto il ghiaccio: non si attaccava un pettorale dalla scorsa estate, destreggiandosi con non poche magagne nei suoi allenamenti in solitaria.

 

Gianmarco Lazzeri (21mo) è stato a lungo terzo dei bianco verdi. Qualche intoppo nell’ultima settimana di preparazione si è fatto sentire dal sesto kilometro: non solo in difesa, ma pure in perdita. Questione di (in)esperienza, invece, il 28mo posto di Gabriele Spadoni. Mai così forte in un evento del genere, anche se con il piccolo rammarico di essere entrato in riserva troppo presto, quando aveva nomi grossi (vedi Patrucco) a portata di mano. Ma più grande è la soddisfazione di essere premiato (è la prima volta) come quinta promessa. Manuel Lucioli si diverte a lottare con gli avversari d’elezione: Cassi e Craparo, inserendosi in mezzo fa sua la 51ma posizione.

Soddisfazioni anche dalla gara femminile. Si tinge di bronzo la prestazione di Giulia Morelli, una 6 km di sostanza in cui è sembrata avere sempre il controllo della situazione. Il prestigioso elenco delle sconfitte si apre con una rinata (è ufficiale) Benigni. La sagacia di Giulia, la grinta di Vale. Valentina Spagnoli corre sempre all’attacco, perde e guadagna posizioni, alla fine agguanta la 17ma. Appena dietro, una felicissima Enrica Bottoni, che ha azzeccato tutto nella sua strategia di rimonta. Punti preziosi per il terzo posto tra le società (38),

sperato ma non troppo. Dietro incalza uno squadrone come La Galla (39).

Nel pieno dei preparativi per il trasferimento, Gloria Arena non disdegna “quattro passi nel verde”. 21ma, per una prova tutto sommato discreta. 42ma Alessia Baldi. Della coppia di juniores che avevamo al via, Talla Diop è 24mo. La fatica lo ha colto di sorpresa, e costretto a fermarsi a riposare a meno di un kilometro (di sei) dal traguardo. Come atleta, ha davvero molto da imparare. Veronica Cai è ottima ottava: in 5 km, ha rifilato un minuto al resto della compagnia, atlete che normalmente gliele suonavano.

Chiudiamo in bellezza con le meravigliose gesta dello squadrone allievi. La paziente attività raccolta tra le piccole realtà in giro per la Toscana ci ha permesso di schierare dieci baldi giovani: molti di loro nutrivano speranze concrete. Passino i ritiri di Leonardo Caneve, Giorgio Balestri e Mattia Barlantini – quest’ultimo con problemi alla caviglia. Ci ripagano tre arrivi in parata, dalla quarta alla sesta posizione: Mauro Giuliano, Augusto Casella e Ion Gilca. Per Mauro, un podio sfumato all’ultimo giro, su un percorso che pure in partenza non si sarebbe detto adatto alle sue caratteristiche. Gli altri due hanno dalla loro il fatto di essere al primo anno di categoria. Il primo posto tra le società è quasi scontato: rassicuranti i 10 punti tondi di vantaggio sulla Toscana Atletica Futura.

Simone Esposito è ottavo con gara colma di soddisfazioni: ci ha messo pure il volatone finale con posizione guadagnata sulla linea del traguardo. Federico Del Pistoia non digerisce il terreno, arriva nel folto del gruppo addirittura a parimerito in 15ma piazza. 18mo Dario Santambrogio. Al femminile, sesta Soukaina Mahboub. Partenza coraggiosa assieme alle assolute, e onori della premiazione difesi con efficacia.

La Toscana delle campestri trattiene ora il respiro in attesa della seconda fase del CDS, per l’occasione anche campionato individuale, a Bucine alla fine di febbraio. Per i colori bianco verdi, difficile pensare a una giornata migliore di questa: tante soddisfazioni tutte insieme mancavano all’appello da parecchi anni. Eppure, questo è il nostro imperativo categorico. L’atletica è uno sport quanto mai fisico. Se togli i sogni, resta il cronometro. Le più belle imprese diventano valutazioni dei rischi e calcoli da ragioneria.

 

 

Gianmarco Lazzeri

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