IL TALENTO E LA RABBIA

2_12_02_2014 Joao non era certamente il favorito dei 1500 nei Campionati Italiani under 23 di Ancona, anche se il suo test di Genova aveva dato indicazioni abbastanza buone. Il suo rapporto con la pista indoor era stato positivo in una sola occasione, due inverni fa, poi solo rinunce per malattie di stagione o banali infortuni. Joao non ha poi mai brillato per sagacia tattica che, in un pistino indoor, è fondamentale. Andatura lenta nel primo km. con passaggi di 1’03”4 ai 400, 2’07”9 agli 800 e 2’38”4 ai 1000. Bussotti, pericolosamente intruppato all’interno, progressivamente scala le posizioni portandosi stabilmente in terza piazza e da qui inizia il suo capolavoro. Riprende Yassine Rachik e si lancia in un rabbioso inseguimento ad Abdikadar Sheik Ali piombando sulla linea del traguardo quando l’aviere si rilassa convinto di aver conquistato il titolo italiano. L’urlo di gioia di Joao è memorabile e cancella in un attimo il periodo più buio della sua vita sportiva. E’ una vittoria anche del suo tecnico Marconi, più che mai convinto che per essere competitivi sui 1500 non si debbano privilegiare solo le ripetute in pista.

Non è stata però quella di João l’unica medaglia bianco verde di Ancona. Dopo un 1500 dove arrivava quinta in 4’42”50 (record personale), Sonia Ruffini otteneva la medaglia di bronzo nei 3000 con 10’02”40 in una gara dai ritmi lenti e con gran volatone finale. E’ lo stesso piazzamento del 2013 per Sonia, sfortunata a sua volta per aver perso dopo quel bronzo tutta la stagione in pista. Bussotti, completamente scarico nella testa, si schierava anche alla partenza dei 3000 finendo dignitosamente sesto in 8’34”68.

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C’erano altri dieci atleti bianco verdi in competizione. Da segnalare il nono posto della under 23 Francesca Boccia nel salto con l’asta (3,30) non soddisfatta del suo rendimento (ma il giorno prima aveva superato il suo primo esame universitario) ma pronta a riscattarsi già nei prossimi campionati regionali. Non soddisfatta anche la velocista junior Valentina Lensi (decima ed eliminata in semifinale con 7”90 dopo un 7”88 in batteria) ma il suo tecnico Benvenuti aveva messo le mani avanti sulla sua condizione tutt’altro che ottimale. Eccellente quattrocento per il 22enne Alessandro Bacci che, ansioso di riprendere al più presto in mano la sua adorata macchina fotografica per immortalare gli amici in gara, ha corso la sua più veloce gara indoor di sempre in 50”07 piazzandosi in una dignitosa 12esima posizione emulato dalla compagna di allenamenti Caterina Bianchini che ha fatto fermare i cronometri poco sopra il minuto (1’00”14) per un 18esimo posto finale.

L’ostacolista junior Andrea Bacci superava il primo turno con un buon 8”49 (personal best) fermandosi in semifinale con il 19° tempo di 8”60. L’altro ostacolista Emilio Marconi optava per i 400 piani e pur finendo lontano dai migliori (26esimo) rimaneva molto vicino al suo record outdoor con 51”88. Due solo le delusioni: Marco Landi ha corso solo in 7”18 i 60 piani (eliminato in batteria con il 27esimo tempo) e Sara Repeti che ha impattato di brutto sul primo ostacolo non portando a termine la gara. Per Sara è il primo infortunio del genere in gara importante, per Marco purtroppo è una ripetizione. Si rimane nel dubbio se la febbre della vigilia l’ha particolarmente debilitato o il promettente velocista, già incorso in gare incolori agli italiani, senta particolarmente l’avvenimento e arrivi all’appuntamento con la testa scarica e le gambe molli.

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