GLI ULTIMI SQUILLI

Sta per terminare la prima parte della stagione agonistica e per chi aveva ancora voglia di cimentarsi c’erano manifestazioni a Massa e Firenze, ma guardando bene i programmi si poteva gareggiare anche a Pistoia (attivissima da quando ha la pista nuova) e addirittura in Emilia a Berceto.

Diamo un occhiata a cosa è accaduto nella cittadina in provincia di Parma. Doveva esserci un nucleo non piccolo di velocisti bianco verdi ma il covid ha colpito duro il tecnico Giuseppe Pucini ed alcuni suoi atleti a questo punto hanno rinunciato al viaggio. Il nucleo si è ridotto a solo tre atleti, ma di buon livello. Federico Garofoli non gareggiava da tempo sui 200 e pertanto, pur con la buona prestazione agli italiani junior, non poteva aspirare a correre con i migliori. Sarà inserito nella quarta serie che vincerà agevolmente in 22”37, con il primo avversario arrivato sopra i 23” e vento contrario anche se quasi inavvertito di -0,1m/s. Questo risultato, che lo pone nella top ten all time della storia bianco verde, indica i grandi progressi del biondo velocista che fino a pochi mesi fa era noto più per un padre che spadroneggiava nella velocità master. Congratulazioni vivissime al giovane e ai tecnici del settore.

Sempre a Berceto si è apprezzata anche la prestazione sui 400 di Andrea Franchini. Il giovane velocista, purtroppo spesso infortunato, è stato autore di un ottimo 49”17 che gli darà la medaglia d’argento e un po’ di rammarico per essersi fatto sfuggire l’occasione di ritoccare il suo personal best che rimane quello recentissimo di Arezzo con 49”08. Rimandato a settembre il suo primo 48” e rotti della sua carriera. Sui 400 ci ha provato anche Zoe Cirinnà, ma il tempo finale di 1’04”71 non cancellerà quanto le era riuscito in primavera a Massa.

Un secondo gruppo è andato a Pistoia dove era previsto un Meeting Regionale di soli salti e lanci. Nel caldo opprimente del primo pomeriggio con inizio alle 16,15 si svolgeva il lungo maschile. Facile vittoria per Andrea Rinaldi con un sesto ed ultimo salto di m. 7,30. Difficile anche per un atleta così esperto destreggiarsi su una pedana battuta da un vento ballerino che andava dai 3 metri a favore ai 0,9 contrari. Ottimo, comunque, il comportamento dell’atleta che, per motivi di studio, rende molto meno del dovuto.

Vanno poi in pedana i saltatori in alto Andrea Lemmi. Dei tre atleti presenti ci prova subito il pargolo Valerio Bortolotti. Facile 1,40 ma ben tre tentativi a 1,50 prima di lasciare la compagnia alla successiva misura di 1,55. Fa festa invece Edoardo Taddei, da qualche tempo scomparso dai radar ma che ritorna aggiungendo 10 cm. al suo personale. Superati al primo tentativo 1,40 – 1,50 – 1,55, al terzo 1,60 e al secondo 1,65 dove poteva festeggiare il notevole progresso. Cesare Bertini sarà secondo superando agevolmente al primo tentativo 1,70 -1,75, -1,80 – 1,86 e 1,89. E’ su Cesare che Andrea Lemmi mette le sue speranze di mettere le sue scarpe chiodate in naftalina!

Finita la gara dei maschi va in cantiere il lungo femminile. Presenti Giulia Favoriti, che si diletta sempre con la specialità ormai frequentata da un decennio, e la giovane Anna Siria Nicolardi, un’altra che gareggerebbe sempre e dovunque. Giulia sarà decima con m. 4,57 dopo un iniziale 4,18 e un nullo e la giovanissima compagna, reduce da un salto triplo a Massa della sera prima, era 12esima con un solo salto buono, il terzo a m. 4,07.

Una vittoria veniva dal getto del peso. Diego Paolini, atleta di Renato Carnevali, auguri per la ripresa dopo l’intervento al cuore, ed ora affidato a Cristina Sanfilippo, faceva una gara lineare ma senza i picchi ai quali era abituato: 13,30 – 13,60 – 13,32 – 13,14 – 13,41 e un finale di 13,75 con il quale vinceva la gara. Va bene anche così, ma lo aspettiamo oltre i 14 metri!

b.g.

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