GIOVANNINI SUL PODIO AGLI ITALIANI INDOOR DI PENTATHLON

La sfilza dei Campionati Italiani indoor 2018 ha avuto inizio a Padova con le prove multiple; seguiranno tutti gli altri, ad Ancona, con la presenza dei bianco verdi in ogni categoria.

Tre i nostri rappresentanti presenti: Andrea Foresi, Federico Di Napoli e Marta Giaele Giovannini rispettivamente nelle categorie promesse, junior, allieve.

Andrea si è presentato in forma ed ha fatto delle buone gare, compreso i sui pb nell’alto con 1,80 e nel peso con 10.44, ma ha sciupato tutto con tre nulli nel lungo e quindi punti zero. Peccato, perché anche in questa gara non era male ma, specie il terzo nullo, è stato “cercato” con l’allungamento della gamba di stacco sulla pedana e, con questo, è finita la gara e, praticamente, anche l’eptathlon. Andrea, però, è andato avanti lo stesso, giustamente, ed il giorno dopo si presentava alla partenza degli ostacoli dove andava vicinissimo al suo pb (9”23 contro 9”18). La gara ha preso il via nel primissimo pomeriggio ed a questa è seguita l’asta che è durata oltre cinque ore. Andrea ha saltato verso la metà gara ma si è visto subito che non aveva la testa giusta che era accompagnata anche dalla stanchezza. Chiude con un 3.30, misura di entrata fatta alla seconda prova, e decide di non correre i mt. 1.000 perché sarebbero stati inutili, oltreché molto tardi (verso le 21). Nei 60 piani aveva ottenuto un buon 7”36 (pb 7”33).

Federico arriva in forma ed affronta tutte le gare con la testa giusta, ottiene due records, nel lungo superando finalmente i 6 mt (6.03) e nel punteggio finale che supera di oltre 100 punti il precedente. Unico neo non riesce a superare i 4.000 punti per soli 5 punti (3.995) con un 1.000 (2’58”15) fatto in stanchezza senza reagire al cambio finale, altrimenti era fatta. Vediamo le altre gare: nei 60 piani un 7”71 causa una bella dormita sui blocchi; nei 60 hs 9”36 a fronte di un pb di 9”25 fatto qui a Padova nella precedente gara di pm; alto 1.71 che sarebbe stato il suo precedente pb, quindi non male; nell’asta un discreto 3.20 sempre meglio dei tre nulli della volta precedente; peso 8.96 un po’ scarsino, unica gara deludente, seppur sui suoi livelli.

Marta sembrava serena ma la tensione c’era tutta, perché sapeva che poteva essere una delle protagoniste e, infatti, è andata a podio con la sesta posizione come lo scorso anno. Tre records personali: nel lungo con 5.43, nei 400 con 62”05 e nel punteggio totale con 3.370 punti contro i 3.302 precedenti a dimostrazione che il livello medio è stato alto. La ragazza non era soddisfatta anche davanti a questo quadro ed ha detto che si aspettava di più. Gli altri risultati: 60 hs in 9”22 (9”15 il suo pb); peso con 9.79 (9.93); alto 1.56 (1.59), che, come si vede, confermano il livello buono tenuto in tutte le gare.

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