FINALE ARGENTO CAMPIONATI DI SOCIETA’ U23

 

Questa volta la squadra era una sola, le femmine non sono riuscite a qualificarsi mentre i maschi sono entrati come secondi nella finale argento che si è disputata a Mariano Comense.

Due belle giornate estive, questa è la stagione del periodo anche se il calendario ci dice che siamo all’inizio dell’autunno, meglio così, l’atletica si fa con il caldo perché i muscoli degli atleti funzionano meglio. Purtroppo non è felice il periodo perché siamo ormai a fine stagione con le motivazioni scese ai minimi.

I nostri giovani, però, si sono espressi al meglio, come sempre, ne sono usciti fuori anche quattro record personali a fronte di due gare sfortunate che ci hanno penalizzato fortemente e, malgrado a fine gara, la classifica ufficiale riportasse il punteggio di 129 (in realtà sbagliato perché era 130), calcolato su 17 gare con 10 risultati junior, quando siamo stati chiamati al podio per le premiazioni di società, abbiamo scoperto che c’era un altro errore ovvero che il punteggio, ripeto, sbagliato, era calcolato su 18 gare e quindi ci hanno tolto 3 punti della 4×100 che non era andata bene, lo vediamo dopo, e così siamo stati classificati dopo la Libertas Unicusano Livorno per un solo mezzo punto – 127,5 a 127,0 -.  Veniamo al dettaglio delle gare.

Nei 100 Chelucci fa il suo, per il periodo, 11.61 giungendo ottavo  per 5 punti; il giorno successivo correrà una buona prima frazione della 4×100.  Nei 110 Hs la prima “foratura”, Mattolini, che al primo anno junior è stato costretto a correre sempre la gara assoluta, dimostrando coraggio e non sbagliando mai una gara, questa volta toppa il 5° ostacolo che scende ma non cade e quindi ritorna indietro trovando la seconda gamba di Francesco che riporta un bel bozzo e si ferma quasi cadendo, ma la sua determinazione gli fa riprendere la gara per cui l’ostacolo successivo lo affronta in cinque passi e poi ripresa in tre ma tempo finale 17.22 undicesimo. Nei 200 il nostro portacolori è Andrea Franchini che non trova un buon avvio ma un buon allungo che lo riporta tra i primi della serie, arriva settimo in 22.99 molto bene considerato che aveva un piede dolorante per l’incidente nella 4×100. Nei 400, per coprire la gara, un volenteroso e disponibile Manaseb Scotto, senza preparazione specifica, affronta la gara con il ritmo giusto e ottiene il suo pb con 55.49 – non li ha più corsi da quando ha cessato con le multiple per passare all’asta – e quindi molto bene anche se porta solo un punto. Nei 400hs presentiamo un baldanzoso Federico Garofoli che, malgrado una scarsa preparazione per infortuni vari, corre in un bel 55.46 arrivando primo nella sua serie e quarto in assoluto. Ed eccoci alle staffette.

La 4×400 ci da soddisfazioni come ai “vecchi tempi” la corrono Garofoli, Giuliano (grazie per essersi messo a disposizione della squadra malgrado stia già facendo la preparazione invernale), Franchini, Boninti. Il tempo finale è 3.20.60, molto buono tant’è che la colloca al terzo posto, davanti la vincitrice della serie precedente, e quindi senza lo scontro diretto, per soli 47 centesimi. Bravi tutti che hanno corso sul filo dei 50” mentre Tommy, che ha compiuto 20 anni il giorno prima, festeggiato particolarmente da tutto il gruppo, viaggia sui 48.6.

La 4×100 che, come dice coach Pucini, non aveva mai sbagliato nei vari CdS, invece è il secondo brutto risultato che ci porta pochi punti (3). Buono anche se un po lungo il primo cambio, Boninti, in ripresa sugli avversari, arriva a dare il testimone a Garofoli con un buon cambio in tranquillità, il crasch avviene all’ultimo cambio, quando eravamo pressoché in testa, che risulta molto lungo tant’è che Garofoli, per passare il testimone, si allunga sbilanciandosi e cadendo addosso a Franchini (ecco il dolore al piede del giorno dopo) con il testimone che cade sul prato. Prontezza di spirito, non si perdono d’animo, Federico recupera il testimone, rientra in corsia e lo passa a Franchini che, seppur dolorante, arriva alla fine, tempo 52.23 punti 3.

Veniamo al mezzofondo dove già in partenza non copriamo due gare: i 5000 e le siepi per indisponibilità di Casella che, questa volta, non è della partita. Le altre due gare sono corse da Nicola Baiocchi che corre i 1500 in 4.00.39 giungendo secondo dopo una bella volata che lo ha visto penalizzato all’entrata dell’ultima curva, quando era in testa, ma il suo avversario lo superava mettendosi subito davanti a lui, un bello spintone che faceva perdere, a Nicola, i metri fondamentali per la vittoria, però ci provava fino in fondo riuscendo ad arrivare sul traguardo a pochi centimetri dal primo. Negli 800 la musica cambia Baiocchi vince, anche qui bella e lunga volata per giungere sul traguardo, dopo un’attenta condotta di gara, in 1.53.57 e 12 punti. Nei salti copriamo due gare con i titolari (lungo e asta) e due con le riserve (triplo e alto). Quarratesi, dopo un inizio un po addormentato, e i primi salti mal misurati, perché il geometer era tarato male, si arrabbia e questo gli fa bene perché tira fuori la grinta e con un discreto 7.21 vince portando alla squadra 12 punti preziosi.

Nell’asta Fiorini non fa la miglior gara perché a quattro metri si ferma in quanto alla successiva misura di 4.20 esce con tre nulli e divide 9,5 punti con Martelli (Libertas); che sia lì il mezzo punto mancante ??

Nell’alto, infortunato Bertini, scende in pedana Spagnoli che salta un modesto, per lui, 1.60.

Nel triplo, un mese prima, sapendo che non avevamo triplisti, si presta molto volentieri Mattolini e così Francesco, sotto i consigli di Favoriti, fa alcuni allenamenti in vista di questa gara che, purtroppo, era a ridosso di quella degli ostacoli dove si era infortunato. Benda, ghiaccio e via con i salti, entra anche in finale e con 12.84 arriva ottavo.

Nei lanci gli altri pb. Bientinesi, in giornata di forma, stampa per tre volte il suo record e con molta dignità e serenità, appena appena fa trasparire la gioia, arriva quinto con 47.52.

Carcea si impegna molto e bene nel fare le gare di disco e peso che, con gli attrezzi assoluti, sono molto impegnative. Nella seconda ottiene il pb con 10.77, entra in finale, arriva settimo lanciando sempre con la traslocazione, lui che si allena con la rotazione. Nel disco giunge quarto con un buon 34.84 che è anche qui il suo record. Bravo.

Il giavellotto tocca a Scotto come seconda gara dopo i 400 e se la cava con un 36.91che lo vede in finale giungere sesto con 7 punti.

Per ultimo, anche se hanno gareggiato per primi – strano, la marcia alle 15.00 – il nostro valoroso Giulio Scoli, una garanzia, che giunge secondo con un buon tempo (sb) di 21.10.80 avendo azzardato nella prima parte di gara e pagando un po nei giri finali.

Com’è finita lo abbiamo detto all’inizio, poi tutti a tavola in allegria e ritono a casa con i due pulmini, il nostro ed uno a noleggio come fatto per le allieve a Roma nella finale B.

Al prossimo anno.

 

FC

Condividi questo articolo