CROSS NEL SEGNO DI RAJAN KUMAR DEL VECCHIO

 

Arezzo, terra che ama la corsa e in special modo il cross, ha portato dopo qualcosa come 30 anni una campestre in pieno centro cittadino utilizzando quel grande polmone verde che è il Parco Pertini. Luogo recintato che permette anche al pubblico, che non poteva essere ammesso, di avere una visione ottima delle gare assiepandosi alla rete di recinzione. Clima benevolo, percorso asciutto e naturalmente pieno di curve e di modesti dislivelli. I bianco verdi c’erano in forza e si sono fatti notare.

Partita puntuale alle 9,30 la gara allievi si è osservata la grande prestazione di Rajan Kumar Del Vecchio. Il non ancora 17enne di Guasticce ha preso coscienza dei suoi mezzi e ha fatto una gara totalmente diversa rispetto alla prima prova di San Miniato. Pochi secondi dopo lo sparo era già da solo al comando, ed il suo vantaggio aumentava considerevolmente man mano che si avvicinava al traguardo. Saverio, il suo tecnico, lo guardava compiaciuto per il coraggio e non dimostrava pubblicamente preoccupazioni sulla tenuta  del suo allievo. Al termine dei 5 km. il vantaggio sul secondo era enorme sfiorando i 50 secondi. E’ sicuramente un bel biglietto da visita per i prossimi campionati italiani che si svolgeranno tra due settimane a Villa Montalvo di Campi Bisenzio. Gli avversari non erano mezze calzette, anzi atleti già in vista e tra questi anche il compagno di squadra Andrea Neri (quarto classificato) che ha contribuito all’inseguimento ma senza essere capaci di seguire un ritmo per loro infernale. Quando rientrerà Baiocchi coach Marconi avrà un trio di grande interesse per tanti anni a venire.

Alle 10,50 liberato l’impianto dagli allievi, entrano le cadette e con loro la nostra Giorgia Guccinelli. La bionda ragazzina di Bruno Celi ha fatto, rispetto alllo scorso anno un bel salto di qualità ed è intenzionata a fare di tutto per essere protagonista. La sua prima gara di Campi Bisenzio era stata rovinata da una partenza frenata e dalle difficoltà di superare in un percorso stretto e pieno di curve. Questa volta ha osato di più ed è stata a stretto contatto con le migliori. La fatica si è fatta sentire nell’ultimo mezzo miglio e ha perso diverse posizioni ma il suo piazzamento, nona, è sempre quattro posti avanti a quanto era riuscito a fare quindici giorni fa. Complimenti!

Alle 12,10 tocca ai cadetti e qui giochiamo delle buone carte, non certo per la vittoria vista la strapotenza fisica del senese Latena Cervone, ma almeno per piazzarsi tra i cinque che rappresenteranno la Toscana agli italiani. Il cugino di Rajan Antonio Del Vecchio si manterrà sempre tra i cinque e nel finale giungerà solitario al terzo posto. Il capolavoro lo farà Gabriele Ceccarini che, tagliata la lunga chioma, non ha perso la sua forza di volontà e sul finale ha conquistato un posto nella squadra toscana con la quinta piazza a spese del lucchese Verdiani. Un bel successo di squadra per i ragazzi di Saverio anche con i progressi del ragazzino di Massa Elias Traversari che i suoi piccoli passi li sta facendo. Diciannovesimo, dieci posti avanti rispetto a quindici giorni fa e quinto tempo tra i nati del 2007. Non male!

Alle 13,30, com la pancia che brontola per l’assenza di rifornimenti, è la volta delle promesse e senior donne. Gara di alto livello e molto ben frequentata. Diletta Signori questa volta non allunga il percorso ed il piazzamento ne risente in modo piacevole. Nono posto per una raggiante ormai quasi dottoressa che è sembrata nel miglior momento della sua carriera, testa libera e gambe che girano bene per la gioia di coach Paolo Angioni.  Gli studi universitari li hanno terminati le gemelle Lucaci, ma le due giovani, di origine romena, sopportano bene gli interminabili turni di lavoro e si buttano con gioia nel cross. E’ il loro secondo impegno con la maglia bianco verde e Andreea si piazza ventunesima e Ioana dieci posti dietro ma dimostrando buona attitudine. Frequentano la corsa da poco e la loro esperienza sportiva precedente era la ginnastica artistica, non certo specialità affine. In difficoltà con il fegato questa volta Camilla Agapite, che arriva in fondo ma sofferente e senza poter esprimere quello che voleva. Veronica Cai, per l’assenza dei suoi tecnici Daniele Milani e Ulderigo Michelotti, ha dovuto occuparsi della sorellina cadetta e degli altri atleti della Castelfranchese. Non poteva essere concentrata sulla sua gara e tra l’altro ha gareggiato anche con le scarpe di gomma che non è il massimo per una corsa sui prati. 57esima ma sempre con il sorriso sulle labbra.

Per non allungare troppo il brodo le allieve e gli junior maschi corrono contemporaneamente alle senior e promesse donne. Tre categorie contemporaneamente è dura riuscire a capire, nonostante i numeri di colore diverso in che posizione sono. Noi ci riusciamo solo quando sono all’arrivo e si gioisce per il grande progresso, rispetto a due settimane fa, di Sara Quercioli (nona) e Agnese Panciatici (undicesima), due giovani sulle quali coach Paolo Angioni aveva messo tante speranze ma che nel 2020 erano sparite dai radar. Ora sembra che abbiano ripreso entusiasmo per la corsa e per gareggiare cosa non di poco conto per uno che allena. Entrambe da “ragazze” erano ai vertici delle graduatorie e non ci vorrà molto per ritornare pienamente competitivi.

Più facile seguire la gara degli junior maschi  con due: Augusto Casella e Luca Solfato sempre nel gruppetto di testa. Augusto riesce a rimanerci fino alla fine quando dovrà, per la seconda volta in quindici giorni, abbassare la testa al garfagnino Ilian Angeli più veloce ma anche capace di sopportare bene gli strappi degli avversari. E’ migliorato rispetto al disgraziato 2020 Luca, ma la sua tenuta alla distanza non è eccezionale ed il divario è stato quasi tutto subito nell’ultimo giro. Progredisce, ma molto lentamente, Andrea Borgianni (22esimo), lo specialista del triathlon. E’ un fisicone ma quattro minuti di divario con i compagni di squadra sono troppi. Il fratello si è evoluto da adulto, sarà anche per lui? Ha portato a termine la gara come 29esimo Angeli Francesco, ma Saverio si aspetta quel salto di qualità che sarà fondamentale se potrà reagire con la sopportazione maggiore della fatica.

Si chiude la lunga giornata alle 15,00 con la partenza dei 184 promesse e senior maschi. Un numero enorme che anche grazie ai chip rendono più facile la vita dei giudici. Sono ben sette gli atleti messi ai canapi di partenza da Severio e su un percorso asciutto e veloce ci aspettiamo un risultato migliore rispetto a San Miniato. Siamo curiosi di vedere se Curzio Pulidori sarà sempre il migliore del gruppo, ma questa volta il fondista, ormai ben integrato nel quadro tecnico, partito tranquillo guadagna posizioni ad ogni giro ma al termine del 10 km. si trova al 27esimo posto ma tre posti dietro il più giovane compagno Dario Guidi che questa volta non crolla miseramente sul finale, anzi fa tante vittime proprio all’ultimo giro. Bravo Dario, bravo Curzio e bravo anche un rinato Gabriele Spadoni (34esimo). Più dietro c’è la lotta fraticida tra i master (Saverio è dispiaciuto di non aver trovato un quarto master per fare la staffetta agli italiani) con il successo al 63esimo posto di Mariano Bardarè, davanti a Federico Meini (73esimo) pochi metri avanti a Lapo Bardi (75esimo), mentre chiude il gruppo e la lotta in famiglia Leonardo Becucci (93esimo).  

I colori bianco verdi sono presenti in quattro classifiche (ma abbiamo forti dubbi sulla loro esattezza): terzi nel cross Junior maschi, quinti nelle allieve e sesti nel cross Promesse e Senior Maschi e Femmine.

B.G.

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