BRONZO PER FORESI NEGLI ITALIANI UNDER 23 DI DECATHLON

Chi si aspettava di trovare un po’ di fresco al nord, è rimasto deluso, a Lana (BZ) faceva caldo, ma tanto e, soprattutto, il sole picchiava molto, basta vedere le abbronzature da “muratore” di atleti – con le canottiere sociali – e degli accompagnatori. Le gare dei “multiplisti” si sa, cominciano al mattino, finiscono alla sera, e proseguono senza sosta; quindi la soleggiata ce la siamo presa tutta specie con le gare nelle ore centrali dalle dodici alle quindici (vedi l’asta di domenica). Il sole sposa l’atletica e quindi va benissimo, ma così forte e tutto insieme è stata dura per ognuno, gli atleti dovevano anche dare il meglio e “tenere” per dieci (o sette) gare nell’arco di una decina di ore. Detto questo, vediamo cosa hanno fatto i nostri due baldi rappresentanti in queste condizioni.

Andrea Foresi, che sappiamo mal sopporta il caldo, ha dato il massimo e il meglio perché ha scritto una bella trilogia: record personale (6285 punti) e miglior prestazione sociale a livello di categoria promesse, terzo nella categoria e sesto assoluto, migliorate cinque prestazioni personali (100, 400, alto, giavellotto, oltre il punteggio finale, come detto). Cosa vogliamo di più ? Niente, siamo contenti per lui, per il suo attuale coach che lo ha rifinito, per quello passato che lo ha costruito, per la Società che, grazie a lui, iscrive nel palmares dei titoli un bellissimo bronzo. Si è presentato sereno ma determinato e convinto di fare ciò che ha fatto e che vale. Assistito gara per gara da Mauro Telleschi, ha fatto bene in ogni specialità, basta vedere i singoli risultati, anche dove non ha ottenuto i PB ci è andato molto vicino o ci ha provato (vedi asta e 1500); non ha sbagliato nessuna gara, insomma, tutto ok, bravo. Un po’ meno lo è stato all’antidoping (come tutti) perché, avendo sudato e corso, non aveva il prodotto da depositare e così dalle 18,30 (termine premiazioni) alle 20,30 non ha soddisfatto il medico e si è dovuto attendere queste ore per rientrare (alle due di notte).

Federico Di Napoli nella categoria junior, al primo anno, non è arrivato ultimo e, soprattutto, ha finito il decathlon che, per lui così giovane e inesperto, era già un traguardo con 5055 punti. E’ stata la categoria con il maggior numero d’iscritti e partecipanti. Ha ottenuto tre PB (alto, asta, 1500) come altrettante sono le gare che ha toppato: i lanci, anche se nel giavellotto è stato limitato da una decisione sbagliata dei giudici. Al terzo lancio il giavellotto è andato forse oltre il record, il giudice di caduta ha posto il picchetto e si apprestava alla misura, a sorpresa il giudice di pedana dava nullo ma in caduta, che c’entra? Protesta corretta di Federico e richiesta di misurazione sub judice per fare ricorso; niente da fare ormai il picchetto era stato tolto. Il Presidente della commissione d’appello, interpellato, è andato a chiedere chiarimenti e, pur avendo appurato l’errore, si scusa ma niente di fatto, come, farlo rilanciare no ?! A parte questo episodio tutti suoi gli errori come i meriti. Deve imparare a fare le gare di prove multiple dove arriva preparato fino addirittura alle prove di riscaldamento e poi si perde in quelle di gara ma anche di diversi metri. Esperienza che fa crescere.

Dettaglio delle gare:

100: leggero vento contro, la mattina non favorisce, i nostri non sfigurano tant’è che Andrea fa il PB (11”39) pur con una fase di accelerazione debole, Federico (12”20);

Lungo: pedana e condizioni buone i nostri avvicinano i propri PB ma niente più: Andrea 6,41, Federico 5,74

Peso: Andrea lancia bene ma il peso non va lontano (9,82), Federico lancia male e poco (8,76)

Alto: bene, i bianco verdi ottengono entrambi il PB, 1.79 (non di tecnica) per Andrea e 1.71 (buono il salto) per Federico

400: forte vento (aria calda che sale, fredda che scende. In montagna …) Federico li affronta con lo spirito giusto ma sul rettilineo finale paga la generosità dei primi 300 (54”31); Andrea, al contrario, infatti fa il PB (51”24), li affronta bene e sul rettilineo finale è ancora bene in spinta di piedi e non molla, anzi recupera

110 hs.: stesso scenario della prima giornata, venticello, primo mattino, sole. Fortunatamente alla riunione tecnica si è riusciti a far spostare l’inizio gare junior alle 9.00, era previsto alle 8.30, altrimenti niente colazioni (gli alberghi …) e sveglia alle cinque. I due si comportano bene. La gara di Andrea segna un “incidente” dello starter che spara un secondo colpo senza alcuna partenza falsa, un concorrente si ferma, gli altri no, terzo colpo di pistola, non si fermano, al settimo ostacolo qualcuno in pista li ferma. La gara va ripetuta (nel giavellotto no), si aspetta il tempo di un’altra serie e si riparte: Andrea 16”54, Federico 17”52

Disco: dolenti note per Di Napoli (24,89), benino per Andrea (29,85) anche se, forse, è la sua peggior gara insieme al peso

Asta: Andrea ci prova, fa i 3.70 passa la misura del suo PB e prova3.90 , senza fortuna. Federico si migliora di 20 cm. (3,40) ed è soddisfatto, va bene così

Giavellotto: detto di Federico (31,70), per Andrea siamo al penultimo PB (48,51)di questi campionati; il vento pomeridiano, come ieri, è trasverso e non aiuta l’attrezzo a stare in volo ma per Foresi arrivano comunque delle belle spallate ed il record

1500: Foresi sfiora il PB (4’30”02)facendo una gara accorta ma decisa e ben distribuita, conclude la seconda giornata con queste belle prestazioni che, anche un po’ inaspettatamente come dichiara lui stesso, lo portano al bel risultato di punti e di posizione; Federico, che dopo l’episodio del giavellotto non sarebbe voluto partire, viene convinto a farlo in nome della tenacia che un “multiplista” deve avere, della maglia che porta addosso e del rispetto che si deve ad un campionato italiano; quasi per dovere di firma parte in sordina ma va in crescendo ed arriva al termine con il personale (4’52”09) seppur di pochi centesimi …

Osare di più deve essere il motto di un giovane e di un multiplista in genere.

Al prossimo anno.

Note di solidarietà e di colore: tutti i partecipanti, maschi e femmine, hanno firmato un lenzuolo dedicato a Jacopo, loro amico e compagno, che è ancora in gravi condizioni all’ospedale dove fu portato a seguito di un incidente in allenamento nel salto con l’asta. Bravi.

Si sa che al termine delle gare è uso fare il giro di pista in gruppo, ebbene, gli junior lo hanno fatto tutti in mutande e sul rettilineo opposto si sono girati al fotografo e hanno abbassato l’indumento mostrando dei bei lati B (da atleti), le gare non erano ancora finite e il direttore di riunione (quella di cui al giavellotto di Federico) li ha ammoniti tutti con un grande cartellino giallo minacciando il rosso. Aveva in pancia dal giorno prima cose del genere !!!!! Comunque hanno esagerato.

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