BERTINI E TIRADRITTI OK A FIRENZE

Altra manifestazione di lunga durata al Firenze Marathon Stadium dedicata esclusivamente a velocisti ed ostacolisti con una lunga sosta nel mezzo per far uscire le femmine alle quali era dedicata la prima parte delle giornata e far entrare i maschi, decisione che ha messo in crisi le società che erano venute con atleti appartenenti ad entrambi i sessi e non sapevano dove metterle mentre gareggiavano i maschi. Gli organizzatori della Firenze Marathon hanno dovuto chiudere più di un occhio perché alcune società avevano iniziato a far riscaldare i maschi e non sapevano dove mettere le femmine venute insieme.

Si è iniziato con i 60 ostacoli femminili, tre le bianco verdi nelle due batterie. Si qualificano per la finale, che si disputerà 100’ dopo, due atlete: Eleonora Parlanti quarta nella sua batteria con 9.34 e Margherita Milani che sarà seconda nella successiva con 9.40 (primato personale uguagliato). Non ce la farà con il suo nono posto in graduatoria Dalia Carcea accreditata di 10.06. In finale sarà terza la Parlanti con 9.28 e subito dopo la Milani con 9.43.

Si alzano gli ostacoli e si distanziano per le batterie degli allievi. Qui sono tre i bianco verdi e due di loro andranno in finale vincendo la relativa batteria. Lorenzo Francesco Bertini, che una settimana fa a Modena aveva corso la distanza in 8.45, conferma il suo buon momento con un 8.47 vincente. Nicola Tiradritti si impone nella seconda con il personale di 8.86. Non ce la fa Mattia Ghisu che sarà ottavo assoluto con 9.02 nella sua gara d’esordio sulla distanza. In finale si farà doppietta con la vittoria di Bertini in 8.60 davanti a Tiradritti con 8.71 (suo nuovo personale, aveva 8.89 un anno fa ad Ancona). Peccato l’assenza del suo tecnico Alessandro Bacci che il sabato non li può seguire per impegni professionali con l’Accademia Navale dove insegna.

Si passa ai 60 ostacoli junior maschi con la presenza di Francesco Mattolini. Il decatleta, allenato da Fabio Canaccini, si mette bene in mostra vincendo la prima batteria con il suo nuovo personale di 8.39 ma, 40 minuti dopo, nella finale dove era il favorito, pasticcia oltre misura tanto da abbattere un ostacolo finendo al passo in 10.31. Peccato! La condizione generale è buona e ci saranno ancora tante occasioni per mettersi in mostra.

Saranno sei le velociste seguite nell’occasione da Giusppe Pucini. Nella prima c’è subito Margherita Guarducci, la miglior specialista bianco verde del momento, che conquista la finale con un quarto posto in 7.95. Un anno fa a Modena aveva corso 7.90 ma non sembra poi molto lontano da quel momento. 7.90 lo farà, vincendo la nona batteria, la specialista di prove multiple Margherita Milani che si avvicinerà alla finale con tante speranze. Le altre quattro non riusciranno ad accedere alle quattro finali previste. Yoake Garzelli, che nel nome e nell’aspetto ricorda parte delle sue origini giapponesi, vincerà l’undicesima serie in 8.30 polverizzando il suo PB precedente di 8.36 e fallendo le finali per soli 3 posti. Sarà 36esima Margherita Del Corona con 8.47, ritornata dopo un po’ di tempo a gareggiare ma ancora un po’ arrugginita. Nella stessa serie c’era anche Alessia Milani che, a causa degli studi lontani da Livorno, trova difficoltà a seguire allenamenti regolari e corre in 8.73. Si diverte ancora a correre Matilde Baldanzi, anche se l’ingresso nel mondo del lavoro frena, ma non cancella, il suo entusiasmo. Terminerà la sua gara in 9.25. In finale la Guarducci sarà quarta con 7.93 mentre la Milani, che di gare ne aveva già avute tre ad intossicare la gambe, finisce sesta con 7.99.

Saranno sei i velocisti divisi in ben 24 serie. Nella quinta batteria, ed alla quarta gara della giornata, Francesco Mattolini che arriverà secondo con 7.37, che è di gran lunga il suo nuovo personale (7.51 a Padova). Nell’undicesima c’era Francesco Savi che correrà in 7.62, distanza che non correva più da quando apparteneva alla categoria ragazzi. Nella 15esima serie sarà secondo, anche lui all’esordio, Nicola Tiradritti che chiuderà in 7.56. Vincerà, invece, la 17esima serie Federico Garofoli in 7.16 (aveva corso in 7.15 due anni fa a Padova) e nella 22esima serie arriverà secondo il fratellino Andrea Garofoli, che fermerà i cronometri in 7.36 su una distanza che aveva affrontato solo da ragazzo. Nell’ultima serie c’era l’atleta bianco verde del momento Giacomo Bianchini che si qualificherà vincendo la sua serie in 7.14.  Nella finale il viareggino, che si allena a Pietrasanta nel gruppo “Ceccarelli”, sarà terzo con il personale di 7.09 e nella stessa finale finirà sesto Federico Garofoli in 7.28.

B.G.

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