ANCORA AZZURRO PER I BIANCO VERDI

Non è finita la lunga stagione azzurra dei gemelli Dini. Dopo il cross di Eigobar in Spagna e i mondiali in pista a Barcellona c’è ora una chiamata per rappresentare l’Italia juniores nell’incontro Francia – Italia di corsa su strada. Lorenzo e Samuele, insieme all’abruzzese D’Onofrio, il 7 ottobre si recheranno a Selestat, una cittadina di 20.000 abitanti nel dipartimento del Basso Reno in Alsazia, per incontrare i pari età francesi in una gara su strada di 10 km. Non sarà una passeggiata perché i transalpini Felix Bour, Thomas Deleu e Maxime Salmeron sono atleti già esperti ed accreditati di tempi, specialmente Salmeron, inferiori ai 31 minuti. L’esperienza dei gemelli sulla distanza si riduce alla gara del campionato italiano allievi di Lucca del 2011 ma il settore tecnico nazionale ha grande fiducia in loro e li ha esentati dal partecipare alla selezione del campionato italiano junior sulla distanza lasciandoli allenare con tranquillità anche se l’obiettivo vero invernale è un altro. Lorenzo e Samuele avranno la vicinanza del loro tecnico Saverio Marconi che esordisce nell’ambito nazionale dopo la sfortunata parentesi di qualche tempo fa. Saverio doveva esordire con un cross giovanile in Slovacchia ma arrivato all’aeroporto di Bergamo dovette tornare a casa per la cancellazione del volo a causa delle ceneri del vulcano islandese. I gemelli non potranno quindi vestire il bianco verde nella finale per il titolo under 23 di Rieti, ma quando le assenze sono per queste ragioni la dirigenza dell’Atletica Livorno certamente non si abbacchia.

Alla notizia della convocazione si è aggiunta quella meno bella che a causa del decreto Monti i gemelli non andranno più alle Fiamme Gialle come concordato con il G.S. dei finanzieri. Al gruppo militare per il 2013 sono stati concessi solo 10 posti dei quali solo 2 per l’atletica leggera ed i gemelli a questo punto restano a piedi. Vestiranno ancora i colori bianco verdi per continuare nella loro crescita tecnica in attesa di ulteriori sviluppi. Quello che ha un po’ infastidito è il fatto di averlo saputo da un tecnico giallo verde e non dal dirigente tecnico che li aveva tempestati di telefonate per convincerli a fare domanda.

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