UN ARGENTO E QUATTRO BRONZI A TORINO

2_10_06_2014Un bottino invidiabile di medaglie quello conquistato dai bianco verdi ai Campionati Italiani Juniores e Promesse a Torino, sicuramente mai raggiunto nella storia dell’Atletica Livorno e che conferma il buon lavoro in profondità della società di Marco Marsi. L’unico neo, se di neo si vuol parlare, è l’assenza dell’oro che negli ultimi anni c’era sempre stato.

Ha iniziato venerdì Sonia Ruffini con il bronzo nei 5000. L’atleta, medagliata in inverno nelle indoor e nel cross, in primavera nei Campionati Universitari, ci teneva a salutare la categoria under 23 con un’altra medaglia ed ha impostato la gara tenendo sempre sotto controllo la terza piazza conquistata con successo allungando decisamente nell’ultimo km. sulla genovese Ottonello. Il suo tempo di accredito la considerava solo un’outsider ma l’atleta bianco verde raramente fallisce l’obiettivo prefissato. 17’10”10 il suo tempo finale non lontanissimo dal suo migliore.

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Eric Fantazzini era una delle possibili medaglie d’oro. In inverno a Lucca era andata bene, ma questa volta ha sentito troppo l’ansia del favorito ed è andato in confusione. A un certo punto era addirittura andato fuori dalle medaglie, ma con uno scatto d’orgoglio al quinto lancio mandava il martello oltre la fettuccia dei 60 metri (60.10) che gli salvava la gara con una medaglia sempre di buon pregio.

Fermo Lorenzo, e purtroppo dovrà stare a lungo per la microfrattura, le speranze di medaglia della famiglia Dini erano tutte sulle spalle di Samuele. Per raggiungere il bronzo nei 5000 Samuele doveva superarsi e stabilire il suo nuovo record personale sulla distanza di 14’23”91 che gli permetteva di arrivare alle spalle, ma molto vicino a Rachik e D’Onofrio.

Il bronzo più gradito, forse perché anche il meno atteso (aveva il nono tempo di accredito) è stato quello di Andrea Bacci. Il quattrocentista ad ostacoli di Paolo Falleni aveva fatto mirabilie in batteria, stracciando con 53”06 il suo personale, ma in finale si è superato andando sul terzo gradino del podio juniores con 52”73 che è vicinissimo a quanto era riuscito a fare Fabrizio Mori alla sua età (52”55 a Gandia nel 1987).

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Per ultimo, sui 1500, c’era João Neves Junior Bussotti. Non era il favorito perché il suo tempo di accredito era il quarto, ma la vittoria nell’analoga gara indoor lo poneva all’attenzione. João aveva rinunciato agli 800 per puntare tutto sulla gara del miglio. E’ stata una gara fantastica con quattro atleti in volata racchiusi in un secondo. Argento per João in 3’45”09, a 26 centesimi dall’aviere Abdikader, che lasciano un po’ di amaro in bocca ma che consolidano il bianco verde come un atleta ritrovato ed in continuo progresso tecnico.

 

Lunga è la fila dei bianco verdi presenti a Torino e tra questi da citare il nono posto nell’asta promesse con il 3,50 di Francesca Boccia, i dodicesimi posti di Alessandro Bacci, che ha lasciato Torino con il suo personale stagionale nei 400 piani di 49”08, di Caterina Bianchini, sempre brillante bei 100 con 12”49 e di Emilio Marconi, che si prepara la strada per il 2015 correndo i 400 ostacoli juniores in 54”68 di gran lunga il suo nuovo personale che lo pone in buona posizione nelle graduatorie sociali tra Roberto Nardoni e Rolando Masini, ottimi protagonisti nella specialità nei lontani anni ’60.

Non male Caterina Bianchini anche nei 200, da lei corsi in 25”75, che gli valevano il 13esimo posto. Positivo il 15esimo posto della marciatrice junior Viola Lonzi che, nei 10 km., ha portato il suo personale da 1h.02.49 di un anno fa a Nettuno all’attuale 59’31”05. Chi ha sicuramente deluso è stato Marco Landi, disperazione di Giuseppe Pucini, che nelle gare importanti si perde: solo 16esimo nei 200 con 22.05 e 17esimo nei 100 con 11”16 i peggiori tempi dell’anno segno di una fragilità nervosa negli appuntamenti che contano. Ha deluso anche Mario Alvarez Fontes, sedicesimo nel martello junior con 48.85, piazzamento e misura che non rispecchia il valore di un atleta che solo un anno fa saliva sul terzo gradino del podio tra gli allievi.

Onesta partecipazione nel triplo junior di Tommaso Pistolesi, che pur dovendo staccare con l’altro piede per un problema a un tallone ha fatto la sua seconda misura di sempre con 13.61 che gli valeva il 20esimo posto. Lo stesso si può dire del giavellottista Ivan Senegaglia, che aveva fatto il minimo per pochi centimetri e nell’occasione è rimasto poco sotto con 48.29.

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