A LANUVIO LIMITATI I DANNI

Affrontata con un certo timore la seconda giornata del Campionato Italiano di Società allievi di marcia a Lanuvio dai campioni uscenti dell’Atletica Livorno. Privi del numero uno Claudio Caprai, con Giacomo Guglielmi ancora in precarie condizioni di forma e con due esordienti sulla distanza dei 10 km. l’unica tattica possibile era quella di cercare di limitare i danni arrivando tutti in fondo per giocarci tutto ad ottobre nelle Marche. Nella cittadina laziale il percorso è sicuramente impegnativo per il dislivello e per il fondo non certo scorrevole, ma relativamente ombroso e ventilato. Partenza dei nostri con il freno tirato dopo aver visto che gli avversari più pericolosi, l’Aden Molfetta e la Don Milani, erano anche loro incompleti. La consegna è stata rispettata con il quartetto che è arrivato alla fine con Stefano Benenati 12esimo in 54’38”, Luigi Marri 13esimo in 54’39”, Giacomo Guglielmi 14esimo in 54’49” e Alfredo Di Mauro 15esimo in 55’47”. Con questi risultati si è riusciti a rimanere al secondo posto a sette punti dal Cus Pavia, nuovo capolista e con 26 punti di vantaggio sui terzi dell’Aden Molfetta. Il titolo non è ancora assegnato e alla fine dell’estate, con la squadra al completo, ci potrebbe essere ancora speranza di riconferma. A Lanuvio ha esordito sulla distanza dei 10 km. anche Alice Bonatti. Quindicesima in 1 ora 01’43” ma può fare sicuramente molto meglio. Chi ha piacevolmente sorpreso è stato il cadetto Manuel Lucioli. Rientrato da una settimana passata a Stoccolma ha gareggiato senza timori andando gradatamente a riprendere il n. 2 toscano Niccolò Coppini e concludendo i sei km. in sesta piazza con il tempo di 32’39. Classifica di società allievi dopo la seconda prova: 1) Cus Pavia 236, 2) Atletica Livorno 229, 3) Aden Molfetta 203, 4) Don Milani 196, 5) Avis Macerata 125. 
Andrea Albero sentiva di avere nelle gambe il minimo per gli italiani promesse di Bressanone. Andata male a Livorno nel Trofeo Calderini, ha cercato l’occasione a Modena nel Memorial Goldoni ma è stato sfortunato. Il grande successo della manifestazione ha costretto gli organizzatori a dividere in serie il salto in lungo con la sua che è iniziata a notte fonda (quasi due ore dopo l’inizio previsto) ed un attesa di 6 ore sul campo dopo un viaggio di quasi tre ore. Non erano certamente queste le condizioni per rendere al massimo e Andrea non è andato oltre un modesto 6,40. 

Condividi questo articolo