TRE ORI QUATTRO ARGENTI E UN BRONZO A PRATO

Anche con le restrizioni dovute alla pandemia Prato è stata invasa da quasi cinquecento ragazzi e ragazze con preponderanza delle femmine come è ormai da tempo caratteristica del settore giovanile. Quasi cinquanta di questi vestivano la maglietta bianco verde, con solo tre rinunce a gareggiare all’ultimo momento, e una messe di risultati che porta i nostri colori ad emergere in questo particolare settore. Tre ori, quattro argenti, un bronzo e altri sette finalisti tra gli otto migliori di ogni specialità a coronamento del buon lavoro di un anno svolto dai tecnici del settore Curzio Pulidori, Federica Lischi, Cristina Sanfilippo, Andrea Samaritani e Beatrice Bianchini.

 

Le gare con ostacoli sono state terreno di conquista per i nostri colori allo stadio Ferrari gremito come non mai da spettatori entusiasti nonostante un vento freddo che annunciava l’arrivo dell’inverno. Nella gara maschile si metteva subito in luce il nome nuovo del settore Andrea Molina con un 10”14 (PP) che gli consentirà di salire sul terzo gradino del podio, ma  il titolo regionale sarà conquistato nell’ultima serie da uno straripante Davide Carlo Raffo con 9”67. Tra gli altri ci sarà anche Leandro Malloggi nono con il primato personale di 10”49.

 

Seguiva la gara femminile che vedeva alla partenza cinque ragazzine bianco verdi. Qui Ottavia Becuzzi faceva la parte della leonessa conquistando, dopo una partenza al rallenty ed un finale veemente, il titolo assoluto ed anche quello delle più giovani essendo una nata del 2009. 9”87 il suo tempo finale che straccia il suo

precedente di poche settimane fa ad Arezzo di 9”98. Buone prestazioni dell’esordiente Alessandra Mori con 11”23, di Sveva Lombardi scesa al personale di 11”63 (aveva 12”17), di Ena Ghezzani che chiude in 12”19 e dell’altra esordiente Matilde Socci con 12”36.

 

La pista veniva invasa, poi, da una marea di velocisti e qui, tra i maschietti non cogliamo molti allori apprezzando, però, i progressi di Jacopo Sorbo sceso sui 60 a 9”04 davanti a Flavio Principato 9”13, Giacomo Dilaghi 9”31 e Kledor Qato che si migliora correndo in 9”92 (aveva 10”35). Molto meglio le femmine che piazzano sul secondo gradino del podio Giulia Del Papa giunta all’appuntamento in un buon momento di forma tanto da polverizzare il suo primato personale portato da 8”69 a 8”49. Anche quasi tutte le sue compagne d’allenamento hanno fatto prestazioni di rilievo a partire da Giulia Terreni PP con 9”32, Giulia Lauretti  PP con 9”45, l’esordiente Sveva Bazzali che ha corso in 9”55 e poi l’altra esordiente Marta Matteucci  con 10”08, Emma Nuti  PP 10”22, Greta Frangini 10”35, Nicoletta Lo Giudice PP 10”46 e Nadezhda Baudone 10”99.

 

Il salto in lungo femminile, ben piazzato sotto le tribune, attira l’attenzione del pubblico. Le nostre femmine si fanno ben vedere nella prima serie ed alcune di loro avranno una buona classifica come Matilde Ungheretti  sesta assoluta superando i 4 metri anche se di un solo centimetro e Rubina Danesi che non si vedeva da tempo ma capace di m. 3,98 e un settimo posto. Primato personale anche per Matilde Mastrosimone anche se il salto di m. 2,78 non è  memorabile. Saranno i maschietti a tenere alto il livello tecnico bianco verde. Matteo Sormani si imporrà con un bel salto di m. 4,86 ed il suo valletto sarà il compagno Edoardo Borchi capace di saltare al secondo tentativo 4,81. Ha sfiorato il podio con 4,38 Luca Bernini, quarto classificato, non molto avanti a Giulio Del Moro che fa il personale con 4,15 e conquista il titolo regionale junior dei nati 2009. Tra i 33 classificati si apprezza il 13esimo posto di Dario Trifiletti com 3,95 e poi il personal best di Christian Fabbrizi  con 3,87, il 18esimo posto di Mattia Mazzia con 3,71 e il primato personale eguagliato di Tommaso Magherini a 3,68.

 

Un po’ defilata e lontana dalla tribuna la pedana dove si gareggiava nell’alto. Gara lunghissima quella maschile con interruzione per infortuni vari e non adegiatamente seguita dallo speaker e quindi anche dal pubblico. La gara maschile ci ha regalato un prezioso argento con Nicola Tiradritti capace di superare l’asticella al terzo tentativo a 1,38 ma anche un serio infortunio di Francesco Nicolardi che deve interrompere la sua gara alla misura di m. 1,30. Meno brillante del solito tra le ragazze Elena Tocchini che fisicamente sembra adatta alla specialtà, ma dopo un esordio cecinese molto interessante è andata a fare a Prato la sua peggior gara con solo 1,15 superato.

 

Ancora più lontana la pedana del vortex, dove il povero giudice di caduta era solo e doveva correre come un ossesso dietro attrezzi che alternativamente cadevano a una trentina di metri di distanza con misurazioni non certo esatte. Noi avevamo disertato la gara con il solo Martino Mariani  19esimo con 28,17 e nessuna ragazza partecipante. Un po’ più numerosi nel getto del peso (due maschietti e nessuna femmina) con buon piazzamento, sesto, e primato personale di Niko Frati con 10,13, accompagnato al dodicesimo posto da Alessandro Quartararo con il primato personale di m. 8,30.

 

Si chiudeva con i 1000 metri con l’ormai atavico problema dei numeri adesivi che adesivi non sono e i poveri giudici d’arrivo indaffarati a correre dietro ai giovani atleti arrivati senza numero perdendo di vista i successivi. Le speranze bianco verdi erano riposte sull’atleta di Bruno Celi Andrea Manfredi, recentemente laureatosi campione italiano CSI di corsa su strada a Milano, ma il ragazzo rimaneva troppo a lungo nella pancia del gruppo e quando si è messo in moto la vittoria era troppo lontana ed il traguardo troppo vicino. Andrea si accontentava dell’argento con 3’05”61 un tempo ben lontano dai suoi limiti, ma con un po’ di amaro in bocca per essersi fatto sfuggire una ghiotta occasione. Fuori dal podio, quarto arrivato, Matteo Samaritani con 3’08”79 più lontani Andrea Palma comunque sceso a 3’30”21, Andrea Baiocchi conclude la sua fatica in 3’35”47 e chiude la fila del gruppetto Leonardo Marchetti con 3’46”04.

 

Il vento, che non diminuiva la sua intensità non favoriva certo la gara di chiusura dei 1000 femminili. Buona passerella per le nostre Eva Soci e Chiara Martini che, non avendo tempi di riferimento sulla distanza, sono arrivate in parata prima e seconda della prima serie con 3’50”01 e 3’57”92. Anna Mignani trovava più compagnia nella seconda serie  e questo le permetteva di abbassare il suo personal best, anche se di poco, a 4’04”18. Vittoria Garzelli aveva poca compagnia nella sua terza serie, cosa indispensabile per trovare stimoli per andare forte e vinceva con un tempo per lei normale di 3’41”43 che la farà uscire dal novero delle medaglie anche se un ottavo posto finale non è cosa da buttare.

 

B.G.

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