RINALDI TITOLO TOSCANO E MINIMO PER GLI ASSOLUTI

Arezzo ha un bellissimo impianto a 8 corsie e una tribuna coperta enorme, ma il grande svantaggio di essere lontana e raggiungibile praticamente solo con un’autostrada trafficatissima e con tantissimi lavori in corso per renderla più moderna. L’incidente ed il blocco del traffico è sempre in agguato e lo è stato anche sabato scorso. Traffico a singhiozzo anche una volta risolta la fila di 8 km. e la comitiva bianco verde non vedeva l’ora di uscire e di raggiungere l’impianto di gara per strada normale (e per fortuna ci sono i navigatori!). Gare rimandate di 45′ minuti ma i nostri atleti non ne hanno risentito. Dieci i record personali su 16 atleti gara (alcuni purtroppo annullati per il troppo vento).

Iniziamo la disamina dalla prima gara in programma il giavellotto femmine. In pedana la multiplista allieva di Fabio Canaccini Alessia Dentone. Quattro lanci validi per la diciassettene e tutti oltre il primato personale che ora è a 24,03. C’è ancora tanta strada da fare ma dovendo curare più di una specialità se non sei molto presente e volonterosa non è facile progredire.

Un’oretta dopo, via allo sprint con i 100. Vento alle spalle, ma sempre nei limiti, ottima pista, buona compagnia e qui incominciano a cadere i record. La migliore è l’atleta di Giuseppe Pucini Margherita Guarducci che lascia strada solo alla rientrante azzurra Alloh e alle accreditate fiorentine Gorini e Falagiani. Ottimo il suo 12”33 che è di 3 centesimi meglio di quanto era riuscita a fare a Livorno. Nella seconda serie dietro la senese Rocchiggiani lotta in famiglia tra Lara Biagi e Chanda Bottino. La spunta l’allieva con 12”43 sulla più esperta velocista di origine indiana che chiude in 12”45. Primato personale per la saltatrice in lungo di Favoriti (aveva 12”68) e per la velocista di Canaccini (aveva 12”56). Enorme il progresso cronometrico della sorellina della Guarducci. Beatrice preferisce il salto in lungo (per non fare raffronti con Margherita?) ma con il suo 13”65 polverizza il suo PB che era di 14”30 e risaliva all’agosto del 2020. Ci sono poi altre atlete non al massimo della condizione come Alessia Magrini (14”08), Matilde Baldanzi (15”46) e una rientrante dopo quasi 6 anni come Giorgia Serru (14”91).

Altra aria, anzi altro vento, quando tocca ai maschi. Vanno tutti fortissimo ma purtroppo la spinta che gli atleti trovano alle spalle è sempre, anche se di poco, superiore al consentito. Per lo sprinter di Cortopassi Marco Orsellini c’è il primo tempo sotto gli 11” secondi (10”90) ma la brezza di troppo è di 0,3 m/s, per Daniele Colombo, che chiude la gara in 11”25, il vento di troppo è 0,5 m/s. Stessa cosa dicasi per Nicolas Ugati arrivato sul traguardo in 11”48 con tempo annullato per soli 0,1 m/s. Non si migliorano Alessandro Garofoli (11”96) e Lorenzo Messeri (12”00) ma loro sono master o si stanno avvicinando alla categoria. Chi invece lo sprint lo ha avvicinato solo da master, come Andrea Samaritani, il primato lo fa in 12”69 (aveva 13”05) e il suo tempo sarà valido in quanto misurato nei canonici 2,0 m/s.

In chiusura di riunione ci sarà gloria per i saltatori in lungo di Massimo Favoriti. Andrea Rinaldi è particolarmente in palla e dopo un primo salto di 6,96, al terzo tentativo pur con un vento contrario di 1,4 m/s atterra a m. 7,36 che gli regala la magiletta di campione toscano ed il minimo per partecipare agli assoluti. Continuerà con altri due buoni salti di 7,22 e 7,28 segnale che la forma sta arrivando. Quello che era il ragazzino di bottega Davide Giusti sta incominciando ad occupare un posto di rilievo nel settore. Ha soli 17 anni ma l’impegno in allenamento e un fisico in buona evoluzione sta sfornando buoni frutti. Dopo due salti sbagliati, piazza un buon 6,41 con vento contrario di 1,4 m/s e poi per due volte m. 6,63, il secondo con vento regolare, e poi chiudeva con un eccellente 6,43. Il suo 6,63 è ancora inferiore di un cm. a quanto riuscito a fare nelle indoor ma siamo sulla strada buona.

B.G.

Condividi questo articolo