INAUGURATO IL CAMPO DI LUCCA

E’ con grande gioia che noi del litorale abbiamo potuto vedere in funzione il Campo Scuola di Lucca, una grande valvola di sfogo per i nostri atleti. Chiuso ancora Piombino, Pontedera, Pisa, Massa e Marina di Carrara tutta l’attività organizzativa del litorale ricadeva su Livorno e Cecina. Ora siamo in tre e speriamo tra poco si aggiunga anche Pisa. Un bello spettacolo l’azzurro delle pedane e della pista che diversi nostri atleti hanno potuto provare.

I primi a scendere in pedana sono stati i pesisti e qui abbiamo apprezzato la buona condizione di Diego Paolini che anche in quest’occasione è stato capace di gettare la palla di ferro da kg. 7,256 oltre i 14 metri, per l’esattezza 14,01 al sesto ed ultimo tentativo. I primi problemi organizzativi sono stati dati da giudici da tantissimo tempo senza operare e che nella gara per allievi l’hanno buttata di fuori. Leo Carcea, che il giorno prima a Imola aveva fatto il suo personale con m. 12,90 si è visto classificare quinto e ultimo con 8,89. Alle immediate giuste rimostranze, la classifica è stata rivoluzionata: primo con 13,28, soltanto che il suo tecnico e l’atleta stesso negano di aver fatto una prestazione del genere. Probabilmente il chiacchericcio attorno al tavolo dei giudici ha fatto capire fischi per fiaschi ma a chi attribuire la misura ancora non si sa. Il foglio gara è andato subito in segreteria, senza essere letto dallo speaker e non si è potuto intervenire immediatamente. Leo è un giovane in progresso continuo grazie al grande impegno ed interesse per la specialità, peccato che non prometta di diventare 1,90 e 100 kg. ma le sue soddisfazioni le otterrà.

Nell’ottica di ruotare tutte le specialità del decathlon Francesco Mattolini si è esibito nel peso aggiungendo una trentina di cm. al suo personale di Boissano con 8,93 pronto ad esibirsi poi, grazie finalmente alla possibilità di fare 2 gare, nei 100. La gara femminile era vinta dalla nostra Valentina D’Agostino che un anno dopo il suo 9,27 ottenuto in un eptathlon a Padova riesce ad allungare la gittata a m. 9,54. Dietro di lei, al terzo posto troviamo l’allieva Elisa Perullo, esordiente con l’attrezzo da 4 kg e capace di 8,76 non lontanissimo da quanto faceva fino a poco dempo fa con 1 kg di meno.La prima volta era anche per le altre due allieve Alessia Dentone (8,32) e Federica D’Agostino (7,41).

In contemporanea hanno iniziato a sfidarsi in pista i velocisti a partire dai cadetti sui m. 80. Nella seconda serie buona impressione hanno fatto Andrea Garofoli, il cucciolo della dinastia di velocisti, e l’ex capellone biondo Laerte Manteri, rispettivamente secondo e terzo con 10”12 e 10”20 ma alle spalle il vento soffiava forte (+2,6m/s). Aveva la soddisfazione di vincere la quarta serie con il personale di 10”72 Elia Sighieri mentre l’esordio sulla distanza dell’ex mezzofondista Leonardo Saladino e del pallavolista (in inverno) Jacopo Ganni era un doppio successo bianco verde con 10”65 e 10”79. Una sola la cadetta, la biondissima Sofia Sarri che tentava di vincere la sua serie ma veniva rimontata proprio su quello che una volta era il filo di lana. Buono comunque il personale portato da 12”00 a 11”83.

Si passa poi ai 100 e qui si vedono scene che non vedevamo da tempo. Gli sprinter adulti dotati di maggior forza avevano l’impressione che i chiodi dei blocchi non tenessero e chiedevano ad un compagno di tenerli fermi salendoci. Probabilmente la pista nuova è ancora morbida e da quest’impressione. Giacomo Bianchini, nella seconda serie ha fatto una buona gara e lo abbiamo visto finalmente soddisfatto tanto da chiedere di essere iscritto anche a Livorno. allungando quella che doveva essere la prima parte della stagione di alcuni giorni. Ha corso in 11”33 che è soltanto un centesimo peggio del suo best di Cecina nel 2020. Francesco Mattolini, da buon specialista di prove multiple, fa sui 100 la sua seconda gara e termina in 12”05 e il master, tecnico del settore esordienti, Andrea Samaritani si diletta sui 100 che ha frequentato in età giovanile e ora fa per puro divertimento. E’ l’unico che avrà il vento contrario ma non ci fa caso con il suo 12”81.

Delle tre donne iscritte sui 100 se ne presentano due e si apprezza nella prima serie il terzo posto di Chanda Bottino con 12”48 a soli 3 centesimi dal suo personale, segno che anche nella velocità pura sta progredendo come ha fatto pochi giorni fa a Firenze nei 400. E’ entrata in forma ora che le gare tradizionalmente hanno una sosta, speriamo che le rimanga la grinta e la condizione in settembre e ottobre quando ci saranno i CDS e lei dovrà essere una protagonista. L’altra è la colligiana Sara Picchi, da un anno ferma tanto da aver tempo di affrontare con successo il corso da istruttrice. Accettabile quindi il suo rientro con 13”42, confermato anche dal suo tecnico personale Daniela Pistoia, non dimenticata 400ista bianco verde.

Si torna poi in pedana, questa volta del lungo femminile. La solita marea di atlete che allunga più che mai la gara. Lucca ha tre pedane utilizzabili e gareggiare contro vento è impossibile. Le quattro nostre rappresentanti non fanno prestazioni di buona evidenza. La migliore è Melissa Becherini, in grossa difficoltà nel gestire la rincorsa tanto da allontanarla di 2 piedi dopo due nulli e fare da fuori pedana 5,31. Tornata alla rincorsa normale non riusciva a staccare o a fare misure modeste. La sua gara finiva comunque con il 5,31 che è la sua seconda prestazione da quando fa il lungo. Beatrice Guarducci e Alessia Dentone erano anche sfortunate con il vento che passava da + 2 a – 1,2 e lasciavano la gara scontente la prima per il 4,68 e la seconda per il modesto 4,33. Tre nulli e a casa per Federica D’Agostino.

La manifestazione chiudeva i battenti con due serie di 5000 maschili. Nella prima c’erano i nostri Dario Guidi, Curzio Pulidori e Federico Meini. Partenza regolare e dopo due giri (avete capito due giri!) uno sparo e gara sospesa. Problemi con il cronometraggio elettrico. Alcuni minuti di sosta e poi ripartenza. Si pensava ad atleti infuriati ma se i nostri arrivano con il miglior tempo dell’anno (15’32”81 Dario) e record personale (16’00”55 Curzio) questo scherzo facciamolo tutte le volte! Non è andata bene solo al veterano di tante battaglie Federico che ha alzato bandiera bianca ed è uscito di pista.

B.G.

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