IL MEETING DI CASTELNUOVO

Buona iniziativa dell’Atletica Volterra che è riuscita a convincere l’amministrazione di Castelnuovo Val di Cecina a costruire, con una spesa non di poco conto, una bella mini struttura atletica che permette di gareggiare al massimo livello come se si fosse in una struttura indoor, ma perfettamente all’aperto. Pavimentazione di ultima generazione, rettilineo di 60 metri con sei corsie, pedana per il lungo e il triplo, pedana per il salto con l’asta, il salto in alto e una per il getto del peso giovanile. Non sappiamo se è utilizzata dalla gioventù locale, ma è indubbiamente bello ed accogliente, peccato che sia lontanissimo da tutte le realtà atletiche toscane. Venerdì 29 luglio alla chiusura della prima parte della stagione si è organizzato il secondo meeting di salto in alto ed i nostri, non numerosissimi ma ben qualificati, c’erano.

Dopo una gara riservata ai ragazzi è andata in onda quella per i cadetti. Due i nostri rappresentanti ben guidati dal tecnico Andrea Lemmi. Giovanni Tascini, arrivato all’ultimo momento (ci vuol poco a perdersi o a calcolare male il tempo del viaggio) ha affrettato il riscaldamento ed è subito entrato in gara anche per completarlo. Entra a 1,45 e lo supera al secondo tentativo, fa poi 1,50 al primo quasi certo di aver rimesso a posto la rincorsa, ma ci vorranno tre tentativi a 1,53 e la misura di 1,56 sarà per lui letale e dovrà interrompere la salita a quel 1,60 che gli era riuscito a inizio mese a Pistoia. L’altro cadetto bianco verde era Iacopo Storai, che ha nell’alto una delle sue armi migliori nel panorama dei salti. Entra a 1,56 che sarà superato al primo tentativo come m. 1,60; ce ne vorranno due a 1,64 e 1,66 e qui inizia il gioco per la vittoria con il cecinese Davide Felicetti. Il nostro farà alla prima 1,70 mentre il più accreditato Felicetti dopo aver visto gli errori di Iacopo a 1,74 tenta subito il personale a 1,76 non riuscendoci e perdendo anche la gara.

Vanno poi in pedana le donne e Aurora Sarti che sembrava in difficoltà fin dalla prova di ingresso, fa solo al terzo tentativo 1,45, si riprende dopo aver fatto un sospirone di sollievo e guardato le altre saltare a 1,48. Due tentativi a 1,51 sono già sufficienti per affrontare la misura vincente di 1,54 e salire con gioia sul primo gradino del podio.

Più frequentata, ma non incerta, la gara maschile assoluta. Andrea Lemmi, che già un anno fa si era imposto nella prima edizione del meeting, alternava alcuni salti di riscaldamento con sforbiciata consigliando e correggendo i suoi pupilli. Alessio Spagnoli, che sembra quello meno sicuro tecnicamente dopo un 1,60 alla prima e 1,70 alla terza lascia la compagnia e si dovrà accontentare del terzo posto anche se a poco meno di 10 cm. dal suo personale. E’ poi una lotta tra il tecnico ed il suo allievo Cesare Bertini. Quest’ultimo sembrava in grandi condizioni saltando sempre al primo tentativo 1,60 – 1,70 – 1,80 – 1,85 e 1,88 ma 1,91, 3 cm. sotto il suo personal best, è insuperabile e dovrà lasciare strada ad Andrea che conquisterà, per il secondo anno consecutivo, la vittoria superando i 2,00 metri. La soddisfazione sarà quella di salire tutti e tre sul podio.

FUGA A TRENTO

Un mezzofondista toscano, in buona condizione di forma, non può rinunciare a fare una capatina a Trento dove, da anni, si svolgono gare di buon livello nel mese di luglio. Bruno Celi non ci ha messo molto a convincere il suo miglior prodotto del momento, Andrea Manfredi, che era uscito non benissimo dalla manifestazione di Calenzano, di provare un 2000 in Trentino. Obiettivo pienamente centrato. Il ragazzo aveva già corso quest’anno due volte la distanza, sempre a Pistoia (6’20” la prima volta, 6’15” la seconda) e a Trento farà 6’05”30 che, con un nono posto e il sensibile miglioramento gli ha aperto gli occhi anche sulla distanza che gli sembrava indigesta. Obiettivo raggiunto! B.G.

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