GRADITI RITORNI AD OSIMO

Il VI Cross di Val Musone, in quel di Osimo (Ancona) era la seconda prova di selezione per i prossimi Campionati europei. Un contesto nazionale che, data la levatura degli iscritti (Daniele Meucci in testa) alzava parecchio l’asticella della sfida, rispetto alle solite note della cara Toscana. I bei prati infangati dalla pioggia – tutti intorno al campo sportivo, a mo’ di anfiteatro, una gioia per gli spettatori – hanno accolto pure due bianco verdi, più alcune vecchie conoscenze. I loro trascorsi sono tutt’altro che ordinari, servono le dovute precisazioni.

Giulia Morelli prosegue a grandi passi il percorso di recupero dallo scalognato infortunio della primavera.  Gettata nella mischia della 7 km femminile, tiene banco per buona metà di gara, prendendo come riferimento l’avversaria di sempre, Linda Benigni. Quest’ultima finirà decima (25:22), mentre la nostra, ancora a corto di tenuta, sarà costretta ad accontentarsi della 13ma posizione (25:55). Tutto sommato, concrete prospettive di miglioramento anche nel breve periodo.

Iscritta c’era anche Gloria Arena, che per carenza di allenamento ha dovuto rinunciare, non mancando però di portare ad Osimo il suo supporto e il suo sorriso. Impegnata ormai da un anno col lavoro nelle Marche, è alla ricerca dell’ultima gara in cui onorare, con la sua partecipazione, la maglia bianco verde. Le sue scelte di vita non le permettono di tornare a Livorno nei prossimi anni. La soluzione più giusta è quella di trasferirsi anche con l’atletica, vestendo dal 2019 i colori della società che l’ha accolta. Restando per sempre grata, non si stanca mai di dire, dei livornesi che le hanno fatto riscorprire l’amore per l’atletica leggera. Ciao, Gloria! Un abbraccio.

Situazione simile quella di Gianmarco Lazzeri, che si appresta a concludere il suo primo anno di studente a Trento. Recentemente ha iniziato la preparazione invernale con il gruppo dell’Atletica Valle di Cembra, che con grande entusiamo lo ha coinvolto in una serie di trasferte in giro per lo Stivale. Due settimane prima era stato a Trieste (Cross della Carsolina). Il 24mo posto di oggi nella gara maschile (10 km, 33:12) è un signor risultato, ricordando i trascorsi senza troppi sussulti delle stagioni passate, e considerato che un certo Massimo Mei, tenuto a vista per gran parte della gara, ha chiuso avanti di appena mezzo minuto. Siccome passerà al freddo nord tutto il 2019, chiede qui ufficialmente di poter andare in prestito alla società che ha scommesso sulla sua pellaccia. Tranquilli, ho detto “prestito”. Finita l’Università, si torna alla norma.

Gradito ritorno, quello di Samuele Dini. Ad un anno esatto dall’ultima competizione – il Giro al Sass di ottobre, per rispetto, lo contiamo come allenamento – il finanziere cresciuto nei nostri ranghi sembra essere uscito dall’inferno che lo ha visto cambiare allenatori, collezionare infortuni, ed approfondire la conoscenza della caserma. Anche senza troppa convinzione, arriva un settimo posto non malaccio. E la presa in consegna da parte nientemeno che di Stefano Baldini può solo essere di buon auspicio per il futuro.

Appena tornato da un mese di ritiro in Kenia, Joao Bussotti dimostra una notevole dose di autolesionismo, nel cimentarsi in una delle specialità meno adatte al suo fisico: la campestre nel fango. 2 km di qualificazione europea per la novità del cross a staffetta. Cade, arranca, salva l’onore chiudendo in penultima posizione. Saverio Marconi, giunto in gran segreto apposta per lui, è contento. Anche questa è fatta, si torna al lavoro!

 

Gianmarco Lazzeri

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