FABRIZIO BERNINI CI HA LASCIATO

 

Un infarto ha tolto all’improvviso e a soli 67 anni la vita di Fabrizio, un uomo che ha lasciato tanta traccia di se in più campi. Assistente sociale nella vita, ma il suo mondo è stato lo sport da praticante e da tecnico, oltre alla scrittura. L’Atletica Livorno lo aveva accolto tra le sue fila nel 1967, quattordicenne giovane lanciatore di peso, una carriera intensa durata fino al 1973. Sempre disponibile era uno dei punti fermi della squadra ed il suo vertice l’aveva raggiunto nel 1970 con la vittoria a Roma nella Finale Nazionale di Coppa Italia gettando il peso a m. 12,56. Lasciata la palla di ferro si è poi dedicato per oltre 30 anni a quella a spicchi come allenatore di squadre femminili livornesi. Chiusa la parentesi basket è ritornato nel 2007 al suo primo amore, gettare più lontano possibile il peso nella categoria master. Con il suo vecchio allenatore Carnevali ha diviso la pedana del campo scuola con altri giovani distinguendosi per la meticolosità e l’attenzione ai particolari e gareggiando con continuità in Italia e all’estero. Ha sempre avuto cura della sua preparazione fisica che curava personalmente nella vecchia palestra dell’ex Asl 6 di Monterotondo fino a che qualche acciacco gli aveva consigliato di soprassedere nel 2014. In gioventù era noto anche per le sue improvvisazioni poetiche che nella vita ha saputo anche sviluppare pubblicando racconti e libri gialli. L’ultimo suo lavoro era stato “La composizione dell’olio” un giallo ambientato nelle campagne tra Livorno e Collesalvetti. La sua improvvisa scomparsa ha particolarmente colpito coloro che l’hanno conosciuto. Il mondo dell’Atletica Livorno lo ricorda ed è vicino alla moglie Cristiana nel suo dolore. Nella foto che pubblichiamo Fabrizio, per coloro che non lo hanno personalmente conosciuto, è il quinto in piedi da destra.

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