VENTO E PIOGGIA NELLA SECONDA GIORNATA DEI CDS

E’ ormai una costante che almeno una giornata della seconda fase del CDS assoluto sia disturbata dal vento o dalla pioggia. Questa volta è avvenuto a Pontedera, mentre, per fortuna, almeno a Firenze si è potuto gareggiare con un clima quasi estivo. La seconda fase è come un esame di riparazione dove si pensa fondamentalmente a tappare i buchi rimasti dopo Arezzo. L’Atletica Livorno al maschile l’ha fatto con Landi, Luca Lemmi e Mannucci e Rinaldi ma i giochi ora devono considerarsi quasi definitivi, anche se a fine giugno ci sarà il terzo e ultimo atto.

Nella velocità il miglior risultato è stato quello di Marco Landi nei 400 con 48”43 ma il 25enne bianco verde era particolarmente infuriato per le condizioni atmosferiche (mentre lui gareggiava l’anemometro del lungo segnava 5,9 m/s) che gli hanno impedito il risultato cronometrico atteso dopo i progressi visti nelle gare di sprint. Il vento ha rovinato le gare di tutti e ne hanno risentito Andrea Bacci (50”78), Alessandro Bacci (50”85), Giacomo Bianchini (51”09), Fabio Denza (53”43) e Matteo Michelotti (53”65). Meno forte ma sempre contrario ai velocisti dei 100 il vento con Luca Poggianti (11”78), Matteo Rinaldi (11”95), Massimiliano Dello Iacono (12”16) e Lorenzo Messeri (12”33). Andava meglio il giorno dopo all’Asics Firenze Marathon Stadium (gare spostate per campo di Pontedera occupato da una partita di play off di Lega Pro) con i 200 corsi con vento in favore e ne approfittavano Lorenzo Messeri (24”47), Massimiliano Dello Iacono (24”71) e Marco Pellegrini (PB a 24”78).

I salti vedevano in particolare luce Andrea Rinaldi, vincitore a Firenze del lungo con la notevole misura di m. 7,38 che sarebbe stato il minimo per la partecipazione agli europei juniores, peccato che in quel momento il vento soffiava a +3,0 m/s e la prestazione valeva solo per il CDS. Più fortunato il suo compagno di squadra Michael Mazzantini che ha conseguito il suo nuovo primato di 6,68 facendo salti di gioia una volta visto il referto del vento, favorevole ma nei limiti (+1,9 m/s). Ha esordito in maglia bianco verde Davide Spagnoli, proveniente quest’anno dalla Libertas dove lanciava il giavellotto, con un soddisfacente 6,48 nella specialità che faceva da giovanissimo. Ennesimo progresso per Jacopo Quarratesi (6,30) ma per il neo allievo il vento (+2,4 m/s) era troppo forte. Si farà di sicuro perché è pieno di entusiasmo e buona volontà. Nicola Palomba ha fatto il triplo più che altro per spirito di squadra, giacché la specialità al momento è un po’ scoperta, e il suo miglior salto è stato di m. 11,97. Deluso Andrea Lemmi nel salto in alto con m. 2,03 ma la sua vita in questo momento è cambiata non facendo più il professionista dell’atletica e dovendo conciliare lavoro, allenamento personale e tecnico per i suoi giovani, cose che hanno bisogno di tempo per trovare un equilibrio.

Un problema simile è quello del fratello Luca Lemmi, che si è disciplinatamente schierato sulle siepi ma il suo risultato (9’48”69) risente della frammentarietà della preparazione dovendo pensare in questo momento più al suo futuro professionale. Bella la vittoria nei 1500 di Alessio Ristori con una tattica diversa dal solito. Il 20enne bianco verde è un generoso, s’incarica spesso di tirare il gruppone rimanendo poi senza benzina nel finale. Questa volta ha voluto lasciar fare agli altri ed è stato premiato con vittoria nei 1500 con 4’04”90 che è molto vicino al suo personale. Il PB lo ha fatto dietro di lui il neo bianco verde Roberto Poletti (4’09”08) capofila di una lunga striscia di bianco verdi con Gabriele Spadoni (PB in 4’10”09), Dario Guidi (PB 4’10”22) e poi Daniele Conte (4’20”58), Mauro Giuliano (4’27”64), Antonio Bombace (4’28”94) e Simone Esposito (4’35”70). A Firenze un tentativo, non soddisfacente, di Alessandro Bacci negli 800 (1’59”19) e un terzetto di fondisti nei 5000 con Daniele Conte arrivato a limare il personale (16’49”24), Manuel Lucioli ad arrivare un po’ provato in 16’54”02 e Lorenzo Imparato a fare esperienza con 17’01”98.

Nei lanci abbiamo potuto apprezzare il grande progresso metrico con il disco da 2 kg. di Alessio Mannucci che per tre volte è andato sopra il suo personale risalente al 2016. Il suo miglior lancio di m. 49,53 è la quarta misura di sempre di un bianco verde dietro Paolo Pescia, Fabio Sabatini e Waltere Rocchi tutti grandi lanciatori degli anni ’70 e ’80. Il vento ha frenato la baldanza dei lanciatori di giavellotto con Denis Martiniano (43,48), Ivan Senegaglia (42,70) e Gabriele Penco (31,09). Il martello in Toscana è ormai terra di conquista per i bianco verdi e per la terza volta nella stagione primaverile il podio è intermente occupato da lanciatori dell’Atletica Livorno. Vince con 59,55 Eric Fantazzini, su Dario Ceccarini (53,95) e su Matteo Crivelli finalmente con 50,27 di nuovo oltre la fettuccia dei 50 metri. Sfiora il podio nel getto del peso il neo junior Davide Paolini con m. 11,52.

Terminiamo con ostacolisti e marciatori. Quest’ultima gara si è svolta, su richiesta del settore tecnico regionale, la mattina della domenica a Firenze e Giacomo Guglielmi, senza più l’assillo degli esami universitari, è riuscito a scendere sotto i 50’ con 49’52”96, mentre Lorenzo Grossi questa volta veniva cacciato dalla giuria. Nei 400 ostacoli un bel Andrea Bacci (54”70) che, però, ci da sempre l’impressione di poter fare meglio e il neo junior Fabio Denza che piano, piano si affaccia tra i grandi con il PB di 56”76.

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