UN WEEKEND DA LEONI

Per me che mi trovo a scrivere questo resoconto del Campionato Italiano Allievi/e 2020 sarà molto difficile trasmettere le emozioni di quella che è stata una delle edizioni più clamorose per i colori biancoverdi, ma ci proverò.

Nel contesto del sempre bellissimo stadio Raoul Guidobaldi di Rieti e con i rodati ingranaggi organizzativi dell Atl. Rieti A. Milardi, atti a mantenere la sicurezza in materia di prevenzione anti-CoVid, il sipario si è alzato nel primo pomeriggio del venerdì per l’Atletica Livorno con le batterie dei 100m che avrebbero visto protagonista il fresco campione toscano Gabriele Mori.
Dopo un arrivo al campo leggermente concitato a causa di un passaggio a livello chiuso, che aveva incrinato la pace interiore di Gabriele (e del guidatore, cioè io), durante il riscaldamento Mori ha cercato e trovato quelle sensazioni che, se messe in atto sul manto blu reatino, non tradiscono. Fuori dai blocchi con la solita elasticità, Gabriele si è involato leggero e rilassato al traguardo in un incredibile ma non inaspettato 10”80, tempo che rappresenta il nuovo primato sociale di categoria, dando il cambio a due signori: Bruno Bellandi e babbo Fabrizio che da allievi corsero in 10”6 manuale, ovvero 10”84 elettrico. Testa quindi alla finale del giorno successivo.

Contemporaneamente, lo sguardo ci constringeva a vagare da una pedana all’altra dato che stavano gareggiando Rachele Mori nel martello, Bianca Magnani nel giavellotto e Lara Biagi nel lungo.

La prima a sbrigare la pratica è stata Lara, prendendo al centimetro lo standard di accesso alla finale ovvero 5,60m pari pari mentre a Rachele è servito il secondo lancio dopo il primo nullo, ma nessun timore: bordata da oltre i 60 metri e tutti a casa.
Non ha avuto accesso alla finale Bianca Magnani ma la soddisfazione per il nuovo PB si! Bianca infatti ha siglato col giavellotto da 500g il suo nuovo limite personale di 31,71m.

Intanto in pista al via le qualificazioni dell’unica gara di mezzofondo in programma (1500m del decathlon a parte), ovvero gli 800m, che hanno visto in pista il sempre battagliero Giorgio Gori. Giorgio ci ha provato, infatti ha cercato una partenza più sostenuta del solito per riuscire a ritagliarsi un posto di rilievo alla volata finale, ma sugli ultimi 200m la fatica ha bussato, questo comunque non ha impedito a Giorgio di tagliare il traguardo nell’ottimo tempo di 2’00”76.
Si montano gli ostacoli: è l’ora del giro della morte con barriere, meno poeticamente chiamato 400hs. In gara Andrea Franchini, l’uomo da ”zona Cesarini” per aver centrato il minimo all’ultima gara utile, e Federico Garofoli, arrivato a Rieti con il primo tempo d’iscrizione, cosa che ha creato in Federico uno stato d’animo stile Spiderman: ”da grandi poteri derivano grandi responsabilità”.

Partenza accorta per Garofoli che dopo due ostacoli non proprio infilati ha iniziato a dettare il suo passo, con una ritmica ormai appresa a memoria, arrivando sul traguardo in prima posizione con 54”70 e la qualificazione automatica in tasca.
Molto emozionato Andrea Franchini giunto al cospetto dei tricolori U18 dopo una beffa dalla sfortuna alla ripresa degli allenamenti post-lockdown, ovvero un edema che gli ha ritardato la condizione fisica. Andrea si è comunque ben comportato, correndo non lontano dal suo recente personale e chiudendo in 59”05.
La serata di qualificazione si chiude con Daniele Colombo nelle qualificazioni del salto in lungo, concluse con 6,15m.
Si montano i blocchi, è l’ora della finale dei 100m con Gabriele Mori pronto a farsi spazio per le posizioni che contano.
Nel silenzio del Guidobaldi è partito lo sparo e con esso Gabriele che, nonostante un piccolo ritardo dal laziale Ulisse ha mostrato una fase centrale mostruosa, andandosi a prendere una strameritata medaglia di bronzo nel crono di 10”82, ancora sotto all’accredito con cui si era presentato, segno di grande concentrazione!

La sveglia del sabato è stata molto mattiniera, così come la prima opera d’arte della giornata.
Era chiaro che Rachele Mori si era tenuta la ciliegina sulla torta per i Campionati Italiani e infatti così è stato. Dopo qualche lancio ”nella norma” al quinto turno si è visto uscire velocissimo il martello da 3kg, che ha preso la via della gloria, metro dopo metro. Con le braccia al cielo, Rachele ha accolto la voce dello speaker che ha annunciato il nuovo primato italiano di 70,41m con l’applauso di tutti coloro che erano ad assistere. Il sesto lancio sarebbe stato, ad occhio e croce, attorno ai 74 metri, ma purtroppo nullo per una inezia di pedana.
P.S. Non chiedete a Rachele del sesto lancio perchè vi risponderà: ”Io ne ho fatti cinque.” tanta era la voglia di incrementare ancora.
Torniamo in pista con le batterie dei 200m e Giulia Bonomo la quale non ha avuto la fortuna che invece le liste inizialmente pubblicate avevano auspicato.
Piazzata in ottava corsia nell’ultima batteria, comunque Giulia non si è fatta troppi scrupoli e si è buttata nella mischia, realizzando il suo nuovo personale di 26”23.
Finale thriller per Lara Biagi nel salto in lungo in una gara che, a parte per la prima posizione, ha fatto fatica a sbloccarsi. Il tutto si è risolto negli ultimi due turni di salti, dove per soli 8cm la parmense Orsatti ha sfilato a Lara il bronzo(5,68m vs 5,60m), ponendola in quarta piazza, posizione di tutto rispetto che darà sicuramente alla valente e giovane saltatrice di coach Favoriti ulteriore stimolo per la prossima stagione da allieva.

Nell’ultima qualificazione del sabato è sceso in pista nei 400m Tommaso Boninti che, tranquillamente ha chiuso in 49”72 e, dopo l’arrivo, ancora col fiatone, ha visto Daniele Colombo e gli ha detto: ”Oh, ora testa alla staffetta”.

La finale dei 400hs è stata più una gara di nervi che di corsa. Federico Garofoli, insieme a tutti gli altri favoriti, è partito molto deciso nella sua ritmica precisa, giungendo sul rettilineo finale all’interno di un gruppetto abbastanza vicino da cui è uscito l’outsider Davide Capobianco che ha messo tutti in fila. Quinto posto finale per un Federico Garofoli comunque contento del tempo di 54”50, eseguito in una prova molto difficile quanto emozionante.

Intanto, sulla pedana del salto triplo, un felice Riccardo Ciucci andava a stringere la mano a Massimo Favoriti perchè con 13,46m aveva incrementato e non di poco il proprio record personale nella specialità, meritatissimo per tutto l’impegno che Riccardo mette in quello che fa!

E qui, il capolavoro, lo so, sono di parte (chi sono lo scoprirete dalla firma), ma quando si parla delle staffette non si parla di una gara ma del momento in cui lo sport individuale diventa sport di squadra e non solo, perchè anche coloro che non corrono vengono trascinati dal pathos e dall’atmosfera che si crea nel vivere il passaggio del testimone come un sussulto in cui il minimo errore può essere decisivo.
Daniele Colombo, Tommaso Boninti, Federico Garofoli e Gabriele Mori lo hanno cercato per tutta la stagione in tre occasioni, abbassando di continuo il primato toscano fino a quel 41”93 che li aveva visti settimi al Campionato Italiano Assoluto, immobili sotto la pioggia nell’aspettare il crono sul tabellone e scoprire che per tre centesimi di secondi non si erano presi la corona, ma Rieti è Rieti e se non si corre veloci a Rieti…
Terza serie della 4×100: gran partenza per Daniele Colombo, una garanzia sui blocchi, il quale consegna a Tommaso Boninti, praticamente un treno sul lanciato che metro dopo metro prende vantaggio e trova un Federico Garofoli reduce dalla finale dei 400hs ma freddissimo in zona cambio per concludere con una cavalcata meravigliosa ed autoritaria di Gabriele Mori che braccia al cielo guarda il tabellone e capisce che il record italiano è caduto. 41″52 secondi di gioia. Questo tempo (10”38 di media), mostruoso se si pensa che è a 6 decimi dal primato italiano junior, vuol dire veramente molte cose: MPI allievi, record toscano U20, record sociale assoluto ma soprattutto una ulteriore riprova che quando si crescono gli atleti insieme, sullo stesso campo, non come compagni di squadra ma come amici…le conquiste sono ancora più passionali e vissute, sia per gli atleti che per gli allenatori che hanno visto questi ragazzi come scriccioli e ora li vedono nella storia dell’Atletica Italiana. Bravi bravi bravi bravi bimbi.

Contenti ed esaltati, andiamo a letto, pronti per l’ultimo atto.

La domenica si apre all’insegna di Nicolas Ugati, enormemente cresciuto, sia fisicamente che cronometricamente, pronto a confrontarsi coi migliori allievi dei 110hs da 91cm.
Decisamente buona la partenza per Nicolas che purtroppo al secondo ostacolo è andato a toccare un punto dolente sul ginocchio della seconda gamba che gli ha fatto partire una fitta di dolore, evento che non ha impedito a ”Ugo” di finire la sua prova in 15”31, non lontano dal tempo che gli ha regalato il titolo toscano.

L’ultima emozione è toccata a Tommaso Boninti che ha dato vita insieme al ligure Marco Zunino alla rivincita dei Campionati Italiani indoor sui 400m.
Partito deciso, Tommaso si è ben lanciato sui 200m poi una leggerezza tattica lo ha portato a rilassarsi troppo nella seconda curva, momento in cui Zunino, intelligentemente, ha approfittato per infilare dalla corsia intera Tommaso e presentarsi in vantaggio sul rettilineo. Gli ultimi 100m sono stati una sofferenza, conclusi con i concorrenti spalla a spalla sull’arrivo ma con, visibilmente, Zunino in vantaggio su Boninti, sospetto che si è dimostrato fondato quando sul cronomentro è apparso il crono di 48”18 per entrambi ma con un apprezzamento ai millesimi a favore del ligure.
E’ un argento prezioso per Boninti che in questo anno molto interlocutorio si è concentrato più nell’alzare la sua velocità che la sua innata resistenza, cosciente della sua piccola leggerezza in gara e che, se avesse continuato nel suo incedere impetuoso, forse sarebbe apparso un crono vicino al suo personale…ma un argento nazionale, in una gara così tirata e sofferta, va solo onorato e portato con fierezza.

Che dire, è stato un grande Campionato Italiano entusiasmante, coronato inoltre dalla quinta posizione dei maschi nel punteggio valevole per il CDS ed il trentesimo posto per le femmine con solo quattro ragazze in gara: un successo su tutti i fronti.

Grazie a tutti coloro che hanno fieramente portato in alto i colori biancoverdi e per aver continuato a credere strenuanemente nelle possibilità di fare una gran figura nonostante i lunghi mesi lontani dal campo.

A presto con i Campionati Italiani Junior e Promesse!

 

Alessandro Bacci

 

 

 

 

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