RISTORI RE DI CASTELLO

Certe volte, il grande risultato richiede un approccio di basso profilo. Alessio Ristori a vincere non ci pensava proprio, men che meno con la sorpresa del cambio di percorso. Ma ci credeva. Ci ha creduto prendendo la testa fin dai primi tornanti tra gli ulivi – assieme a lui, l’altra nostra punta di diamante, Raffaele Poletti. Ha continuato a crederci quando sul gruppo ormai frantumato si riportava il temutissimo Jilali Jamali: ha resistito. A un giro e mezzo dalla fine, il forcing del bianco verde. Quando si è accorto che a rispondergli non era Jamali, ma Farhate, la speranza ha straripato. Poteva correre per la gloria. E la gloria se l’è sentita addosso tagliando il traguardo a braccia alzate. Al quarto e quinto posto Midar e Mei. Ha battuto i più forti della Toscana.

L’Atletica Livorno fa sua la seconda tappa del Gran Prix toscano di corsa campestre. Così come era stato la scorsa settimana a San Bartolo, per merito di Raffaele Poletti. Il nostro aveva vinto anche la tappa di Castello dell’anno scorso, quando ancora correva per l’Atletica Massa. Le rampe del nuovo percorso sembravano ancora più adatte al giovane atleta pontremolese, che avrebbe dovuto sfruttare la leggerissima costituzione per concedere il bis. E invece è andata male. Calato fino al sesto posto, è passato direttamente dall’arrivo all’ambulanza. Sono stati minuti di apprensione. Per fortuna è uscito sulle sue gambe.

Il caso di Raffaele dimostra quanto possa essere dura una cinque kilometri di campestre che pescava a piene mani dalla corsa in montagna. Pagano lo scotto i due bianco verdi che a metà gara hanno detto basta: Simone Esposito e Lorenzo Imparato, quest’ultimo bisognoso di tanto conforto per tirarsi su di morale. Intanto la corsa procedeva implacabile. Gianmarco Lazzeri conduceva una tardiva rimonta: la tattica di una partenza tranquilla si arenava nel traffico delle operazioni di sorpasso. La sfida pirotecnica con Ivan Poggi lo ha impegnato per tutto l’ultimo giro: gli è valsa un settimo posto a pochi metri dal debilitato Poletti.

Non troppo distante Gabriele Spadoni, alla migliore campestre della vita. Undicesimo praticamente dall’inizio, nel finale la sfida con Ghergut ha riacceso la lotta per il piazzamento. Il terzo incomodo si chiama Terranova, relegato in 12ma posizione. Per intenderci, Terranova fu quinto (con tre gare su quattro) al Gran Prix dello scorso anno. Il quale, rispetto a questo, sembra proprio averci nulla a fare in termini di spettacolo.

E poi, tre allievi: Federico Del Pistoia redivivo alle gare con un dignitoso ottavo posto di categoria (47mo); Mauro Giuliano per nulla adatto a

questo terreno ma temprato nel carattere al punto da completare la sua fatica (65mo); Fabio Mignani con una prestazione nelle sue corde (68mo). In tutto nove bianco verdi battuti, come al solito, dalle donne (13). Sei di loro appartengono proprio alle categorie giovanili, finendo col “testare” il percorso per le prove degli assoluti. Sofia e Linda Leoncini sono 12ma e 28ma ragazza, Elena Casolaro e Valentina Gussoni quinta e settima cadetta (nonostante le cadute); 19ma Kumari Steckli, Alessia Guarino alza bandiera bianca.

La quattro kilometri femminile ripete il copione di San Bartolo con Hodan Mohamud che approfitta delle ultime erte per sbarazzarsi della nostra Giulia Morelli, che dal canto suo si è gestita discretamente. Le prime fasi sono state piuttosto vivaci col tentativo di Chiara Ingletto naufragato più avanti – anche se era chiaro che la gara si sarebbe risolta con la solita sfida a due. Al decimo posto, una prudentissima Valentina Spagnoli supera a pieni voti i test sul ginocchio rattoppato nei cambi di direzione e in contropendenza: presa un po’ di confidenza, ha avuto modo di divertirsi con qualche sorpasso.

12ma Enrica Bottoni, ha resistito al ritorno della compagna Diletta Signori, sicuramente in crescita di

condizione. Per entrambe, un argento conquistato nelle rispettive categorie (promesse e junior). Elisa Spazzafumo e Alessia Baldi confermano le prerogative della scorsa settimana piazzandosi in 21ma e 23ma posizione. In una sfida difficile per le nuove leve, Soukaina Mahboub è prima delle nate nel 2001 (31ma) balzando al comando della relativa classifica del Gran Prix. Non certo l’unica soddisfazione dell’Atletica Livorno dopo due di quattro tappe: Ristori e Poletti sono primo e secondo tra gli assoluti come tra le promesse; Morelli è seconda assoluta e comoda capolista delle promesse. La pausa natalizia sbollirà gli animi prima del gran finale di Policiano (6 gennaio) e Fossone (14 gennaio). Visti i fior di risultati dei bianco verdi, i buoni propositi di quest’anno possono anche andar bene per il 2018!

Gianmarco Lazzeri

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