PADRONI DEL GRAN PRIX

La campestre di Fossone (Carrara) chiude il Gran Prix esattamente come era cominciato, a San Bartolo il mese scorso. Vittoria di Raffaele Poletti nella 6 km maschile, e leadership riconquistata, all’ultima occasione, sul compagno di squadra Alessio Ristori. Bravo quest’ultimo a mettere la testa avanti quando ha potuto, e a condurre le danze nella classifica a punti appena prima della tappa finale. Stessi piazzamenti del 2017, ma credetemi: quest’anno i giochi sono stati molto più tosti.

L’Atletica Livorno non può che gioire per il Gran Prix dei record. Quattro vittorie in altrettante gare. Dieci podi assoluti. Sette atleti premiati, su 24 che riceveranno l’invito alla Festa dell’Atletica Toscana. E poi, forse più importante, il fatto di essere ancora, qui a Fossone, la società con più rappresentanti (28). Siamo noi il punto di riferimento per la campestre in Toscana. Verranno i CDS, ed altre realtà cominceranno a fare sul serio. Ma per “fare” veramente l’atletica, sono queste le gare che contano. Lasciando ad ognuno il tempo di crescere. Steckli Kumari è appena passata allieva, e sui 5 km della prova femminile ci ha messo 6 minuti in più delle altre; eppure ha finito, mettendoci una forza d’animo che non è richiesta ai più dotati di natura.

A vincere la gara è la solita Mohamud. Stavolta, con vantaggio più risicato nei confronti di Giulia Morelli: la resistenza della bianco verde ha avuto successo fino all’ultimo rettilineo, una nota incoraggiante su un percorso che sicuramente piace più alla nostra in quanto a caratteristiche – piatto, duro, pettini e cambi di direzione. Valentina Spagnoli chiude in ottava posizione dopo essersela giocata con settima e sesta: la rincorsa ai fasti di un tempo prosegue, ma deve armarsi di pazienza. Subito dietro, Enrica Bottoni onora la gara con un’ottima prestazione, la migliore finora della stagione.

Diletta Signori (12ma) è in leggero calo rispetto agli standard, ma si difende quanto basta per salvaguardare il piazzamento complessivo. Seguono Alessia Baldi (in volata per la 19ma posizione) e Soukaina Mahboub (21ma), un argento tra le allieve che ripaga della sua costante crescita – la sua costanza nel gareggiare le ha permesso di dominare il Gran Prix di categoria. Veronica Cai è discreta 19ma suonandole ad alcune delle sue abituali avversarie.

Tre giovani bianco verdi gonfiano i numeri di una disertata gara cadette. Senza storia la vittoria di Maggiorelli, ma Alessia Guarino e Valentina Gussoni completano il podio in rapida sequenza; quinta Federica D’Agostino. Nella categoria inferiore, Sofia Leoncini si piazza quinta realizzando una marcata selezione; settima e nona Asia Ricci e Linda Leoncini nel gruppetto che si era formato a metà classifica.

Il gran finale della manifestazione vede schierati 66 uomini. Avvio piuttosto controllata per la dozzina del gruppo di testa, che si mantiene circa compatto ancora al termine del primo di quattro giri. Al cenno dell’allenatore, Raffaele rompe gli indugi liberandosi della compagnia in poche centinaia di metri – forse l’unico tratto in cui ha mostrato tutto il suo potenziale. Gestisce comodo fino all’esultanza finale. Il dolce sapore della vittoria in casa. Tutti gli ex dell’Atletica Massa Carrara hanno provato sensazioni simili.

Alessio a metà gara si ritrova quarto, e non potendo fare molto altro per un Gran Prix che non avrebbe riscattato nemmeno col secondo posto, opta per una strategia conservativa. Più o meno quanto fatto da Gianmarco Lazzeri, che uscito indenne da alcuni intoppi in partenza, conquista e amministra la settima posizione, giudicando troppo distante la sesta. Peccato per Gabriele Spadoni non essere riuscito a farsi valere allo sprint come avrebbe potuto: il 15mo posto è un piccolo passo indietro rispetto alla top 10 sfiorata nelle precedenti occasioni. L’esperto Federico Meini si accoda alle spalle, 17mo. L’assaggio di campestre per l’ormai specialista delle corse su strada è propedeutico ai successivi impegni di squadra.

Molto vicino al resto della compagnia, Manuel Lucioli ci regala con sprazzi di inusuale determinazione.

Una condizione in crescita gli permette di lottare a ridosso dei primi venti, compito dal quale non si tira indietro. Arriva un 24mo posto carico di ottimismo. Tra gli atleti che non pensava di mettersi dietro, uno Ion Gilca (29mo) comunque bravo a guadagnarsi il podio in categoria allievi. L’assenza di riferimenti al debutto tra gli assoluti, i malanni della scorsa settimana, e una reputazione di “bello e impossibile” da difendere: tre disincentivi alla prestazione che Ion ha contrastato egregiamente. Il debutto – come già il fratello – con l’Atletica Livorno può considerarsi un esperimento riuscito. Il compagno di allenamenti Talla Diop, anche lui al cambio di casacca, esibisce una performance più timida (49mo) ma in linea con le aspettative.

Augusto Casella (36mo) aggiusta un po’ il tiro, rispetto all’esperienza di Policiano che lo aveva visto finire sui gomiti.

La rassegna dei nostri allievi prosegue Simone Esposito (41mo), bene ma non benissimo, date le recenti meraviglie in allenamento. Quindi Fabio Mignani (53mo), e i neofiti bianco verdi Dario Santambrogio (54mo) e Gabriele Servolini, purtroppo ritirato. Una nota a parte la merita Lorenzo Imparato (50mo), diventato un fervido sostenitore della gara-allenamento. Il che può anche andar bene, purché gareggi spesso e – quando serve – gareggi forte!

Gianmarco Lazzeri

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