MORI E LESSI LANCI OK A LIVORNO

Al Campo Renato Martelli, per l’organizzazione della Libertas, si è svolta la seconda giornata dei Campionati Regionali Invernali di lanci, quella valida per l’assegnazione dei titoli toscani. E’ stata una scelta oculata, perché l’impianto livornese, per la disposizione delle tre pedane interessate, è l’unico in Toscana che permette lo svolgimento di tre diversi lanci maschili e femminili, assoluti e giovanili nel ristretto tempo massimo di 4/5 ore in un periodo nel quale le giornate sono più corte ed il freddo è sensibile. Il freddo poteva essere previsto ma il vento forte di tramontana ha purtroppo  messo in difficolta i lanciatori. 

La prima ad entrare in competizione per i nostri colori, all’ora nel quale di norma ci si siede a tavola per il pranzo, è stata la giavellottista Valentina D’Agostino memore di aver vinto qualche anno fa il titolo promesse. Questa volta con il suo miglior lancio di m. 32,41 ha dovuto lasciar strada alla veterana lucchede Chiara Cinelli (34,40) ed accontentarsi dell’argento assoluto. 

In contemporanea, ma nella pedana del martello c’è la buona prestazione di Simone Bientinesi alla ricerca di una medaglia tra gli junior. Non ce la fa perché preceduto dal coetaneo versiliese Lorenzo Musetti, dal grossetano in maglia Libertas Lorenzo Bigazzi e dal senese Riccardo Finetti ma con il suo miglior lancio di m. 46,85 stabilisce il suo nuovo record personale con l’attrezzo da kg. 6 (prec. 45,76) e va a casa contento.

Sul campo centrale si esibiscono i giovani discoboli e tra questi i nostri Alessandro Igor Gualtieri e Leo Carcea. Sono entrambi ancora allievi, Leo lo sarà anche il prossimo anno, non hanno quindi possibilità di competere ad armi pari con atleti di 2 o 3 anni di più, ma hanno messo la bandierina della misura da superare al più presto. Igor lancia il disco da 1,750 kg. a m. 31,29, Diego rimane poco dietro (31,00) e questi rimarranno i loro record fino al prossimo anno perché non avranno più occasioni di lanciare l’attrezzo che è per gli juniores. Il loro tecnico Davide Paolini si dice soddisfatto e noi con lui.

Il primo titolo toscano, quello assoluto del martello femminile, vinto da una bianco verde è di Ilaria Sangiacomo con m. 38,45. E’ rimasta molto lontana dal suo PB di 41,78 risalente al 2018 ma lei ha continuato e le altre sono scomparse. Essendo under 23 il titolo è stato doppio. Contentissima!

Si ricomincia il giro dal giavellotto giovanile. Si lancia l’attrezzo degli junior da 800 gr. ed i nostri tre in gara sono tutti allievi, qualcuno anche al primo anno, ed è difficile aspirare a maglie o medaglie di pregio. Valutiamo positivamente l’esordio del giovane (classe 2005) Manaseb Scotto avviato da Fabio Canaccini alle prove multiple e che, con il suo miglior lancio di m. 35,02, dimostra di saperci fare. Subito dopo di lui Simone Rizzacasa, uno che il giavellotto lo vuol lanciare a lungo, ma che in quest’aoccasione con 32,35 simane ben sotto ai suoi massimi. C’era anche Francesco Mattolini, ancora acerbo con il suo miglior lancio di 29,23 ma è da poco che si allena con costanza e con l’obiettivo di sfondare nelle prove multiple. Auguri!

Una delle due gare, che ai colori bianco verdi premevano più, era il martello giovanile femminile che vedevano in pedana Rachele Mori e Alessandra Lessi. Rachele, seguendo con costanza la linea di preparazione escogitata da coach Riccardo Ceccarini, e che nel 2020 l’ha portata ad essere la n. 2 assoluta in Italia, è carica di lavoro e non può essere brillante ora. E’, comunque, enormemente superiore alle altre e con un miglior lancio di m. 59,60 non ha difficoltà a diventare campione toscana. Alle sue spalle Alessandra, che da anni si assoggetta a venire a Livorno da Vada, dove abita, per frequentare il liceo Enriques e poi fermarsi per allenarsi. Non é una vita facile per una non ancora ventenne, ma lo fa con determinazione, incurante del sacrificio. Non è stata fortunata al rientro agonistico a Campi Bisenzio con sei, diciamo tutti i lanci possibili, nulli; ha dovuto rinunciare al secondo appuntamento a Boissano per un malessere per fortuna passeggero e anche al terzo di Imola per una regola protezionistica assurda e ha scaricato a Livorno tutta la sua rabbia repressa. Nei due lanci buoni, purtroppo ancora 4 nulli, è andata sempre oltre il suo personale che ora è di m. 53,63, una misura che la mette come candidata a medaglia nei non lontani Campionati Italiani Invernali.

Era attesa con una certa trepidazione la prestazione nel disco di Alessio Mannucci. A San Benedetto del Tronto non era stato brillante ma a Livorno non ha certo impressionato con il suo 50,58 che gli da la vittoria ma è quasi 10 metri dietro quanto fatto alcuni mesi fa. Alessio, supportato dalla società, è quasi perennemente in raduno tecnico tra Tirrenia e Ostia e gli è stato consigliato dai tecnini federali di modificare totalmente la tecnica di lancio. Riteniamo che in questo momento sia nella fase di maggior confusione per dimenticare il passato ed apprendere il nuovo. Ha alleggerito anche la stazza e deve aver pazienza di risintonizzare il tutto e tornare ad essere la promessa che era. Con lui, seguito personalmente da Fabio Canaccini, Ivan Senegaglia, anche lui lontano dai fasti recenti con m. 34,20, ma è impegnatissimo per la vicina laurea e l’atletica è diventata un passatempo nei pochi ritagli di tempo liberi.

Chiudiamo con il giavellotto assoluto che ragala un altro titolo all’Atletica Livorno. Lo vince l’under 23 di Mario Poropat Dennis Martiniano. Il 22enne di Colle all’inizio della carriera era visto come un big, ma la sua preparazione non ha mai toccato vertici da big ed è rimasto tra i bravi, ma…E’ giovane, ha la struttura adatta, non ha difetti tecnici enormi e se trova il tempo (e la voglia) per curare fisico e tecnica potrebbe diventare un atleta molto interessante. Ha vinto il titolo toscano assoluto e promesse con m. 55,38 a meno di 1 metro dal suo massimo. Rivisto in gara anche il decathleta Marzio Signorini, poco tempo da dedicare all’atletica per gli impegni universitari, ma ancora competitivo e capace di 34,36 di tutto rispetto.

 

B.G. 

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