MARCO LANDI METTE LA SESTA

Diverte fare l’Usain Bolt dei tempi d’oro. Dominare senza sconti i 200 metri. Irrompere all’undicesimo posto nelle graduatorie italiane del 2017. Accarezzare di pochi centesimi il primato sociale di Ruzzier. Tutto questo in due parole: Marco Landi. E in un tempo: 21.30. Mostruoso quanto inaspettato. Adesso sappiamo qualcosa in più sul potenziale del bianco verde. A buon diritto, icona della classica infrasettimanale di Sesto Fiorentino di quest’anno.

Poco prima, Marco aveva vinto i 100 con un 10.90 che rispetto all’exploit sulla doppia distanza sa di “riscaldamento”. Un doppio impegno condiviso da tanti suoi compagni di squadra che, come lui, sul mezzo giro di pista hanno fatto sfaceli. Caterina Bianchini si migliora quanto basta (25.27) per avere la meglio, d’esperienza, sulla giovane Camilla Sarti. Successo meritato, per lei che i pronostici davano favorita sulla distanza più corta. Qui (12.63) aveva perso, di centesimi, da Martina Falagiani, salvo poi giungere nella serie successiva l’outsider Eugenia Lastrucci a mettere tutte d’accordo. Il vento con i suoi giochetti ci ha messo del suo. Sorprendente quarto posto dell’allieva Chanda Bottino (25.72), che avanza con legge lineare di mezzo secondo a gara. Peccato sui 100 non trovi la stessa alchimia (13.14).

Il PB sui 200 sembra quasi la norma. Dietro ai capilista Landi e Bianchini, ci riescono Giorgia Bono (abbatte il muro dei 26”: 25.97 ed è sesta), Irene Buselli (26.24, nona), Marta Giaele Giovannini (26.28, decima) ed Andrea Bacci (22.89, 15esimo). E poi: Giacomo Bianchini (23.21), Luca Poggianti (23.50), Fabio Denza (23.52) e Tommaso Savoca Corona (24.06); al femminile pure Margherita Guarducci (27.52) e Dalia Carcea (esordio in 28.38). Si unisce alla festa Lorenzo Messeri (24.16), che eguaglia il suo limite a distanza di anni. Per Massimiliano Dello Iacono (24.54) il PB della “seconda giovinezza”.

Chi non infrange barriere come Matteo Rinaldi (23.97) aveva già trovato soddisfazione col personale sulla gara corta (11.77), dove si registrano ancora le top ten di Buselli (12.73, sesta) e Bono (12.80, ottava). Matteo Michelotti (11.60 e 23.29) fatica a ritrovarsi su entrambe le distanze, lui che aveva dato prova di ben altre capacità. Discorso simile per Rachele Codevico (14.47 e 29.57). Un sommo applauso a Marina Mariottini (31.46), paladina della categoria master in gara.

La scia dei personali prosegue verso il mezzofondo. Alessio Ristori è sempre più front-man del gruppo, con vittoria che arriva stavolta dalla classicissima dei metri 3000. Gran PB (8:41.93) e gran volata per avere la meglio su un “cagnaccio” come Matteo D’Intino. Giù il cappello, visto che ha dovuto tirarsela tutto da solo. Non lontano, allo sprint col solito Costantino Seghi, l’ottimo 9:03.22 di Dario Guidi (sesto), i cui progressi si misurano gara dopo gara. Daniele Conte (9:10.86, settimo) regola un gruppetto che comprende, tra gli altri, il nostro Mirko Dolci (9:12.25, nono). Per le due new entries del gruppo, la “cura Marconi” dell’inverno comincia a produrre risultati.

Un’altra sfida in casa: Manuel Lucioli (9:30.65) contro Lorenzo Imparato (9:35.93), spalla a spalla fino ai tre quarti del rettilineo opposto. Manco a dirlo, si sono migliorati pure loro. Per Simone Esposito ed Andrea Mattera, l’assenza quasi totale di riferimenti non ha impedito di abbattere la barriera dei dieci minuti. Arrivano praticamente insieme (9:59.25, 9:59.54) pur se con una serie di differenza!

Siamo al doppio giro di pista. Al maschile, tre bianco verdi mattatori della seconda serie. Cominciamo da Giuliano Mauro (2:01.32), incapace – ma ancora per poco – di ripetere i due minuti e rotti delle indoor di Firenze. Davanti, la sfida inedita tra Alessandro Bacci (1:59.32) e Gabriele Spadoni (2:00.26), risolta a favore del primo a tu per tu con l’acido lattico. Gabriele fallisce di poco l’assalto alla barriera principe della disciplina. Mica male, però, per uno che appena l’anno scorso metteva il naso sotto i 2:10… Tra le donne, Sharon Guerrazzi (2:17.97) cede a una meno accreditata Stefania Dallasta. Un premio al coraggio, comunque, per la partenza garibaldina. Alessia Baldi (2:33.11) e Licia Rugani (2:37.31) monopolizzano la serie delle non accreditate, buon punto di partenza per progressi futuri. Unica bianco verde in gara sui 3000 metri, Elisa Spazzafumo esordisce con 11:27.45 a metà classifica.

Rammarico dal salto in lungo femminile. Orfane del proprio tecnico, le ragazze di Massimo Favoriti hanno dato comunque il meglio di se stesse. Ilaria Cariello (5.68) manca l’acuto – e due pedane di troppo – consegnando una risicata vittoria a Selene Lazzarini. Giù dal podio per un centimetro, anche se con progresso di altrettanto, il talento di Marta Giaele Giovannini (5.41).

Chiudiamo in bellezza con due personali e una vittoria (la quinta) – curiosamente, di atleti che nel primo pomeriggio hanno dato il via alla manifestazione. Michele Del Corona segna 15.32 sui 110 ostacoli allievi, non troppo distante dal blasonato Vieri Righi. Intanto Natalia Novi scagliava il martello a 52.53, mostrando notevole continuità e tenendo a distanza le pericolose avversarie.

Gianmarco Lazzeri

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