LUSINGHIERO INIZIO DEI VELOCISTI A MODENA

Una a dir poco disdicevole organizzazione del calendario dell’attività indoor da parte del Comitato Regionale Toscano ho costretto il gruppo velocità ad “emigrare” per l’esordio agonistico nel 2019 a Modena. Il contesto di gara, nel capannone adiacente il campo scuola, non era certo favorevole, soprattutto per l’altissimo numero di atleti e atlete iscritti (195 uomini e 157 donne), ma i ragazzi e le ragazze livornesi, è noto, non si lasciano certo scoraggiare da certi “particolari”.
Scende in gara per primo Federico Garofoli, al debutto sulla distanza dei m. 60hs, ottenendo un tempo di 9”01 corredato dal secondo posto nella batteria, e le due cose gli garantiscono l’accesso alla finale, anche se non lo soddisfano per niente (il ragazzo sa cosa vuole e conosce il proprio valore).
Dopo di lui tocca a Dalia Carcea, anche lei in qualche modo al debutto sugli ostacoli a 84cm. essendo passata nella categoria Juniores. Dalia parte bene, ma dopo il terzo ostacolo si perde un po’, chiudendo nel tempo non eccezionale di 10”68 , ma la ragazza ha carattere, e terminata la gara di ostacoli, è tornata immediatamente sulle gradinate, già concentrata per la successiva gara di m. 60.

Alle 16:20 iniziano le batteria dei 60 m. femminili, (un applauso per la capacità del gruppo giudici gare dell’Emilia di gestire perfettamente una manifestazione a dire poco problematica). La prima a correre, nella settima batteria, è Caterina Bianchini. La capitana del gruppo dei velocisti bianco verdi purtroppo non “azzecca” una grande partenza, e pur correndo bene, ferma il cronometro a 8”28, tempo piuttosto lontano dal suo personale. Ma Cate è un’atleta vera e quando verranno le sue gare, ricordiamo che dallo scorso anno è tornata a preparare i 400m., saprà farsi valere, come sempre.

Nella decima batteria è stata poi la volta di Greta Morreale, che ha chiuso la sua batteria nel tempo di 8”38, non lontano dal suo record. Non molto da dire sulla sua gara, se imparerà a partire un po’ più rapidamente, potrà migliorare di molto il suo tempo. Comunque nel complesso un buon rientro alle gare.

Nella diciassettesima batteria torna in gara Dalia Carcea che con il tempo di 8”51 migliora il suo personale di un decimo netto, e non è poco. Ultima tra le femmine a scendere in pista è Chanda Bottino. Annunciata in buonissime condizioni di forma, esce dai blocchi più da quattrocentista che non da sessantametrista, ma poi con una ottima progressione va a vincere molto nettamente la sua batteria. Per Chanda un miglioramento di 23 centesimi e gara completata in 8”02. L’impressione è che con un avvio più convinto possa abbattere nettamente il muro degli otto secondi. Anche per lei, come per la Bianchini, sono comunque altre le gare nel mirino per la stagione.

Arriva poi il momento dei maschi e il primo a scendere in pista è Matteo Ciulli. Matteo corre molto bene la sua batteria, migliorando il suo precedente r.p. e chiude in 7”26. Per iniziare la stagione niente male. Ma si può fare meglio e Matteo lo sa.
Il successivo è Gabriele Mori. Il giovanissimo portacolori bianco verde parte in prima corsia nella ventiquattresima batteria. L’avvio tradisce la tensione accumulata nell’attesa e non è certo perfetto, ma dopo il secondo appoggio Gabriele mette in mostra le sue già note qualità e va a vincere molto nettamente la sua batteria. Il display si ferma su 7”13, stabilendo il quinto tempo, al momento, nella graduatoria italiana della categoria allievi, ma soprattutto è il migliore tra i nati 2003. Anche Gabriele può certamente fare meglio, ma l’inizio è comunque molto lusinghiero.

Per Tommaso Boninti la sorte ha riservato la trentatreesima ed ultima batteria. Un’attesa di quasi due ore rispetto all’inizio che non ha però scoraggiato il vivace velocista bianco verde. Tommaso centra come gli altri due compagni che lo hanno preceduto un’ottima prestazione chiudendo in 7”28. Minimo per la partecipazione ai campionati italiani di categoria centrato al primo colpo. E scusate se è poco, o come direbbe lo stesso Tommaso “Capirai!!!!”.
Una menzione a parte la merita Alessandro Garofoli.
Si tratta del papà dell’ostacolista Federico, il quale alla verdissima età di 47 anni, peraltro molto ben portati, si mette dietro una cinquantina di ben più giovani avversari, chiudendo nel tempo di 7”63. Da parte nostra un “bravo” per la prestazione e per l’entusiasmo contagioso con cui affronta, divertendosi, le competizioni.

In chiusura di manifestazione è tornato in pista Federico Garofoli per la finale dei 60hs allievi. Federico parte alla grande e fino all’ultimo ostacolo corre veramente bene. Nel finale si scompone un pochino per chiudere nel tempo di 8”84. Grande il disappunto per aver mancato di 4 centesimi il minimo per i campionati italiani di categoria, ma siamo sicuri che è solo questione di tempo, e la prossima settimana si corre sul rettilineo dell’impianto fiorentino del Ridolfi.

Giuseppe Pucini

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