JACOPO QUARRATESI 7,51

Organizzata dalla Libertas Unicusano è andata in archivio l’ultima manifestazione regionale della prima parte della stagione agonistica su pista. Un po’ fuori tempo perché la gran parte degli atleti è già a riposo per anticipare il più possibile la ripresa della preparazione per le varie finali nazionali di società che sono l’obiettivo di settembre e ottobre. Buona idea quella di inserire delle gare giovanili che oltre ad impolpare il programma hanno riempito le tribune.

I primi a scendere in campo sono stati i velocisti, i giovani saltatori in lungo e i lanciatori di martello. Visi mogi tra gli sprinters perché il sensibile vento contrario non avrebbe permesso prestazioni degne. Due soli i bianco verdi: Lorenzo Messeri e Benedetta Quarratesi. Entrambi fanno il possibile ma picchiando contro un muro fanno il primo i 100 in 12”56 e la seconda in 13”27. Va molto meglio nel martello dove Cristina Sanfilippo fa esordire la sua ennesima scoperta, Vittoria Trumpy, fisico asciutto e buona coordinazione che, nonostante il poco tempo dedicato lancia la palla con maniglia da 3 kg. all’interessante misura di m. 35,30 che le regala il successo.

Coloro che godono sono invece i saltatori in lungo della categoria ragazzi che, usufruendo anche della spinta alle spalle, fanno quasi tutti, meno uno, il loro record personale e di decine di centimetri. Citiamo il 4,96 di Matteo Sormani, il 4,64 di Davide Carlo Raffo, il 4,54 di Luca Berninì, il 4,40 di Matteo Samaritani, il 4,30 di Leandro Malloggi, il 4,18 di Dario Trifiletti. Imbronciato, invece, Giulio Del Moro per aver saltato solo 4,09 dopo aver pregato i genitori di spostare la partenza per le ferie per permettergli di gareggiare. Hanno esordito nella specialità che non frequentavano dalla categoria esordienti Tommaso Magherini (3,68), Tommaso Maccheroni (3,06) e Giacomo Traina (2,62).

In pista si vedono i cadetti impegnati nei 300. Buona cavalcata nella seconda serie di Laerte Manteri con 42”23, un ragazzino sempre presente ed entusiasta come il suo compagno Valerio Bortolotti arrivatogli alle spalle con 45”70. Non ha avuto problemi ad imporsi tra le cadette Margherita Milani ma la prestazione, 42”28, pur molto buona risente oltremodo delle condizioni atmosferiche.

Un po’ defilati e dimenticati dallo speaker e dal pubblico sugli spalti i saltatori con l’asta dove si apprezza Rebecca Raiola che ha eguagliato il suo personale a m. 3,35, Veronica Domenici al suo ennesimo salto di 2,65 e la giovane promettente Irene Ginevra che eguaglia il suo PB con 2,45. Niente di notevole tra i maschi con Federico Di Napoli che vince facendo al primo tentativo 3,75 sul compagno Federico Cavallini che ha fatto la stessa misura ma al secondo tentativo, mentre il favorito Jacopo Naele Fiorini riesce nell’impresa di fare tre nulli alla misura d’ingresso.

Nel lungo ragazze le bianco verdi di Curzio e Federica non imitano i maschi ma si fanno apprezzare per i piazzamenti: Giulia Del Papa seconda con 4,24, Ottavia Becuzzi terza con 4,18, Vittoria Garzelli quarta con il personale di 3,94, Elena Tocchini quinta con 3,85, Benedetta Galli sesta con 3,59, Chiara Martini settima con 3,58, Giulia Lauretti ottava con 3,54 e poi il 3,45 di Greta Scoli, il 3,37 di Valentina Adamo, il 3,15 di Ena Ghezzani, il 3,04 di Chiara Pelagatti, il 2,74 di Nicoletta Lo Giudice e il 2,60 di Greta Frangini.

I ragazzi si schierano alla partenza dei 300, gara non prevista per la categoria e che li mette in difficoltà nel mantenere dall’inizio alla fine la corsia. Tutti e 10 quelli che avevano lottato nel lungo non si tirano indietro e si vedono spesso maglie bianco verdi tagliare per prime il traguardo. Mettendoli in ordine il migliore è stato Matteo Sormani con 44”60, poi Davide Carlo Raffo con 44”75, Matteo Samaritani con 45”32, Dario Trifiletti con 45”62, Luca Bernini 49”07, Giulio Del Moro con 49”40, Tommaso Maccheroni con 55”38, Leandro Malloggi con 56”48, Tommaso Magherini con 56”51 e Giacomo Traina con 1’01”95.

Gli organizzatori accontentano i discoboli spostando la gara del disco all’interno del Campo Scuola e qui si può apprezzare, in maglia dell’Aeronautica il bianco verde Alessio Mannucci che vince con un miglior lancio di 55,33 ma il più felice è Ivan Senegaglia che, dopo due anni e tantissime gare, progredisce portando a 38,83 il suo personal best. Bei progressi anche per le giovani cadette con Giorgia Liguori vincitrice con 33,18 (PB), Elena Aurora Giovannini terza con 23,61 (PB) e Linda Samaritani quinta con 13,17 (PB). Non vuol essere da meno delle sue giovani compagne anche l’allieva Elisa Perullo che, migliorando gara dopo gara nel peso, è oggi arrivata alla rispettabile misura di m. 10,96 con un miglioramento di quasi un metro rispetto alle misure di un mese fa.

Anche le ragazze vengono messe alla prova dei 300 e qui la migliore delle nostre, Ottavia Becuzzi, è nell’ultima serie vinta con il miglior tempo assoluto di 49”23. Si fanno notare poi Vittoria Garzelli con 50”39, Giulia Del Papa 51”15, Valentina Adamo 51”77, Chiara Martini 53”02, Greta Scoli 53”28, Giulia Lauretti 53”33, Elena Tocchini 53”82, Benedetta Galli 58”33, Chiara Pelagatti 59”08, Greta Frangini 1’00”56, Ena Ghezzani 1’02”14 e Nicoletta Lo Giudice 1’02”56.

La pista viene poi occupata dall’unica gara di mezzofondo: gli 800. Al femminile abbiamo Costanza Gualtieri che ritorna a gareggiare dopo tantissimo tempo e il suo obiettivo era quello di non chiudere la fila, cosa che le riesce nonostante il tempo ovviamente ancora modesto di 2’47”70. Nella gara maschile ci prova a dettare il ritmo Andrea Neri con passaggio a metà gara poco sopra il minuto e nella lotta a tre per la vittoria arriva secondo in 2’01”87. Un infortunio ferma la gara di Leonardo Bonucci, che nelle ultime occasioni aveva denotato buona condizione.

Il clou della serata sarà proprio l’ultima gara, il salto in lungo maschile, con tre prodotti del laboratorio di Massimo Favoriti. Il pubblico, attento e competente apprezza i salti dei tre bianco verdi con successo e nuovo record personale di Jacopo Quarratesi. L’azzurrino si è presentato con un personale di 7,47 e ne è uscito con vittoria e record a 7,51 (vento +1,6m/s), gran bella prestazione, ma l’obiettivo suo e di Andrea Rinaldi è di fare meglio di quanto era stato capace Luigi Ulivelli, un altro biancoverde che aveva saltato 7,57 nel lontano 1959 e che ha resistito per oltre 60 anni agli attacchi di tanti altri buoni atleti come Pannocchia, Parigi, Borchi, Pericoli e Buonaccorsi. Andrea fa un promettente 7,31 al primo tentativo e poi, come abbastanza spesso gli succede, tanti bellissimi salti ma purtroppo nulli per un inezia. Il giovane virgulto Davide Giusti con 6,65 dimentica la delusione degli italiani allievi e riprende a salire la strada interrotta.

B.G.

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