FESTA DEL CROSS A BUCINE, COMMENTO A FREDDO

Burian, vento gelido dalla Siberia, è stato il vero protagonista di questi Campionati Toscani di corsa campestre, al VAS Polo Club di Bucine (Arezzo). Una fitta nevicata ha bersagliato incessante il campo di gara: pittoresca correndo a favore di brezza, letale nei drittoni controvento. Freddo, ma non abbastanza perché la campagna si tingesse di bianco. Così, anziché gli scenari innevati, ci è toccato il fango. Condizioni che hanno messo a dura prova la forza d’animo prima che fisica dei partecipanti. E meno male che lo scorso anno Bucine saliva alla ribalta come una campestre facile: con un percorso un po’ più arduo, correre sarebbe stato impossibile. A fine manifestazione, il pullman noleggiato per la trasferta ospitava un drappello di bianco verdi infreddoliti. Chi è tornato ai termosifoni domestici, a consolarsi di fatiche e sofferenze per portare a termine una tale gara, merita tutta la nostra ammirazione. Ha corso con il cuore e per la maglia. Regalandosi una delle migliori prestazioni di squadra nella storia recente della disciplina.

Poche occasioni per scaldare i corpi. Una per scaldare gli animi. La corsa di apertura, 1,5 km categoria ragazzi, muore per i clamorosi errori degli addetti al percorso. Gli atleti sono indirizzati nell’imbuto della partenza anziché nel rettilineo d’arrivo. Nicola Baiocchi, secondo a inizio mese a Calenzano, si è giocato il titolo in uno sprint che non c’era. Quando si accorgono dell’errore, una buona metà dei partenti ha sbagliato strada. A tagliare il traguardo è un emerito signor nessuno, baciato dalla fortuna. Alla fine è prevalso il buon senso, ed il giudice-arbitro ha annullato la gara. Resta, per tutti, una grande delusione. Una citazione qua sotto è il minimo che possano meritarsi: oltre a Baiocchi, Cesare Bertini, Gabriele Ceccarini, Jacopo Del Vivo, Giorgio Diana, Francesco Maresca, Francesco Mattolini, Enrico Moroni e Flavio Sorbo.

Fortunatamente, con le altre gare abbiamo modo di sorridere. Il pezzo forte è l’argento nella classifica a squadre assoluta maschile. Secondi ai professionisti delle Alpi Apuane, vincitori sui professionisti dell’Atletica Castello. Traditi dal ritiro del loro ultimo acquisto, Michele Rossi. Onore ai giovani: trascinatore del gruppo è il solito Raffaele Poletti, un po’ amareggiato di aver portato a casa il “solo” campionato promesse. E a tal proposito, ricordo che questo titolo è bianco verde da sette anni consecutivi: una festa inaugurata da Lorenzo Bernini nel 2012. Difficile ripetere l’impresa vittoriosa di Empoli. Le esigenze di qualifica per gli Italiani di Gubbio hanno spinto alcune società a calare un poker di atleti centroafricani. Il quinto posto però era alla portata. In palio c’era il prestigio del campionato assoluto. Raffa se l’è giocato fino all’ultimo con Terrasi. Stavolta con una gara d’attacco: decine di metri guadagnati all’avversario. Purtroppo non sono stati sufficienti a contenere il suo ritorno nel finale.

Alessio Ristori fa da luogotenente completando i 10 km in 13ma posizione. Gestione impeccabile per un atleta solido che quando non migliora nel potenziale fa progressi in maturità. Il meteo invitava alla prudenza: poco male aver perso l’aggancio col gruppetto davanti, se poi riesci a gestire con successo la posizione. La formula del CDS riserva al piazzamento un’estrema importanza. L’onore del terzo punteggio utile è andato allo studente trentino Gianmarco Lazzeri, sceso dal calduccio della Val d’Adige al gelo chiantigiano per l’occasione. Il 23mo posto è frutto di sorpassi e controsorpassi, in una prova condotta a strattoni. Nella mischia per le posizioni di rincalzo faceva la sua bella figura Gabriele Spadoni. 27esimo senza rimpianti, ha combattuto a lungo in posizione da “titolare” della squadra. Per l’ultimo bianco verde al traguardo dobbiamo attendere il nuovo arrivato, Mariano Bardaré. Esperto podista dal Team Cellfood, vanta un passato di discreto pistaiolo. Al momento è carente di forma; in attesa di rimettersi in sesto, stringe i denti ed è 83mo. Per gli altri sono ritiri. Luca Lemmi si sacrifica fin quando può essere utile, poi lascia la faccenda in mano ai compagni di avventura. Problemi fisici fanno alzare bandiera bianca a Mirko Dolci (ginocchio) e Lorenzo Imparato (schiena).

Un po’ di cautela negli otto kilometri di Giulia Morelli, portabandiera della formazione femminile. Una volta prese le misure, la nostra s’invola verso un quarto posto che vale bronzo, ignorandosi per il titolo toscano la vittoria della ruandese Iranzi. Confermato il primato tra le promesse: un doppio successo in due anni che fa il paio con quello di Raffaele. Particolarmente agguerrito il terzetto delle compagne: Valentina Spagnoli (14ma), Enrica Bottoni (16ma) e Gloria Arena (19ma) lottano con il coltello tra i denti per difendere il terzo posto tra le società portato in dote dalla prima giornata. Falliscono per pochi punti, ma le prestazioni non sono da buttare. Tutt’altro. Valentina recupera brio gara dopo gara. Enrica sale sul podio promesse – battuta nientemeno che Arianna Fabbri. E Gloria dimostra bene che non basta viaggiare in tutta Italia per perdere una smisurata voglia di correre…

Ancora una grande prova corale degli allievi. Su 5 km di gara, i bianco verdi stracciano la concorrenza piazzandosi in tre tra i primi sei. Trionfo di squadra che seppure scontato, è fonte di grandi soddisfazioni. Dove finiranno questi ragazzi? Il medagliato degli Italiani indoor, Giuliano Mauro, si prende la briga di condurre le danze nel gruppetto che lo relegherà al terzo posto. Ion Gilca (quinto) mostra di adattarsi bene ad un clima che sa molto di Est Europeo. Augusto Casella segue a ruota. Come Ion, è appena al primo anno di categoria. Federico Del Pistoia (12mo) incappa nel solito crollo nel finale. Almeno cerca di ritardare ogni volta il momento della crisi. Arriva piuttosto provato anche Simone Esposito (14mo), che comunque ha dato conferma di una certa concretezza. Poi Gabriele Servolini (22mo), Fabio Mignani (24mo) e Mattia Barlantini (31mo). Tra le allieve (4 km) archiviamo il quarto posto di Soukaina Mahboub. Soddisfatta per la gestione della gara, aggiunge un altro tassello al suo percorso di crescita. Veronica Cai è 10ma junior.

Nel settore giovanile, le cose migliori si sono viste con i cadetti. Un Giorgio Gori dalla personalità straripante ha tentato l’impresa solitaria sui 2,5 km, salutando gli avversari nel tratto contro vento. Purtroppo per lui, è stato bruciato dalla volata lunga del fiorentino Provvedi, ma la gara è più che positiva. Si difendono egregiamente i più giovani Andrea Franchini (19mo) ed Andrea Neri (21mo) , 42mo Giacomo Balestri. Ragazze e cadette conquistano la seconda piazza della classifica combinata, un risultato frutto della qualità diffusa piuttosto che di eventuali punte di diamante. Si distingue l’ottavo posto della cadetta Giulia Mastroeni, cui segue Giada Traina (16ma), Valentina Gussoni (23ma), Valentina Piserini (31ma) e Federica D’Agostino (51ma). Le ragazze, molte meno di quante avevano prenotato il pullman, si mettono in luce con Sofia Leoncini (26ma) che guida la truppa su Lucrezia Gambarini (51ma), Silvia Battiato (55ma), Aurora Bardaré (84ma), Linda Leoncini(95ma) ed Asia Ricci (96ma).

 

Gianmarco Lazzeri

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