ECCELLENTE ESORDIO DI RINALDI A FIRENZE

Prima gara dell’anno nell’impianto indoor fiorentino dei ragazzi di Massimo Favoriti. Nel salto in lungo si attendeva lo scontro in famiglia tra Jacopo Quarratesi e Andrea Rinaldi, l’allievo esploso nel finale di stagione e il leader da anni nel settore bianco verde. Il duello non c’è stato per la febbre che ha tenuto a casa Jacopo, ma Andrea ha ritrovato dopo un anno di assenza dalle pedane di un saltatore in lungo piombinese come Stefano De Luca dal quale in passato spesso ha buscato. Domenica, invece, non c’è stata storia e Rinaldinho, dopo un 6,74 di assaggio ha subito saltato m. 7,22 e 7,24 misure mai raggiunte nella stagione indoor. Il non ancora 21enne sembrava quasi sorpreso dell’exploit che gli apre orizzonti luminosi quando troverà pedane meno usurate e sopratutto per la stagione estiva. Imbronciato, invece, Daniele Colombo rimasto sconfitto dalla sua eterna lotta con i 6 metri.

Questa volta ha saltato m. 5,95 con altri salti inferiori di pochi centimetri. Buona esperienza e PB per Federico Biondi (5,04) e Alessio Niccolai (4,78) che devono però ancora lavorare tanto per rafforzare fisico e tecnica.
In campo femminile autrice di una bella serie Valentina Arcamoni con un massimo di m. 5,29 e tutte le prove oltre i m. 5,20. Di positivo anche un solo nullo, quello che per lei era il tallone d’achille. Non in palla Alessandra Demi Pacicca, solo 4,96 per lei, ma probabilmente l’impatto con l’università l’ha distratta dall’impegno sportivo. Volonterosa Emma Nosiglia Martinez, 4,56 nell’unico salto valido.

Rimanendo ai salti in estensione, e passando al triplo, si è gioito per il sontuoso ritorno in pedana, dopo le conseguenze di due incidenti d’auto che l’avevano tenuta lontano per ben 17 mesi, di Sara Biricotti. Rinfrancata dalla prima prova a m. 11,44, già minimo per gli italiani under 23, saltava poi anche m. 11,74, misura per lei importante perché ottenuta in una finale da giovanissima. Se avrà un po’ meno sfortuna e continuerà con la voglia di rivincita il suo futuro è roseo. Sempre positiva Giorgia Cerretini che, dopo un primo salto di m. 11,00 si aspettava almeno il personale ma, in difficoltà con la ritmica della rincorsa, inanellava 4 nulli e un deludente 10,89. In campo maschile subito quasi personale per il giovanissimo allievo Riccardo Ciucci, 12,15, solo un cm. in meno del suo migliore all’aperto, ma poi si è un po’ spento quasi avesse finito la benzina.
Nel salto in alto Roçio Alejandra Gigena si sentiva bella carica, superava con tranquillità l’asticella al primo tentativo a 1,50 e 1,55. Decideva, con Mazzantini che la seguiva in pedana, di evitare l’1,58 ma si arenava alla successiva misura di 1,61. Peccato perché sembrava molto vogliosa di fare qualcosa di buono.

Ben cinque le saltatrici con l’asta in maglia bianco verde. I frequenti viaggi a Firenze di Giusti e Francesca Boccia per trovare un ambiente caldo dove allenarsi, hanno già dato i suoi frutti con un esordio a m. 3,70. Francesca è atleta che si esalta quando c’è la competizione e il suo obiettivo è anche quest’anno di fare bella figura negli italiani indoor assoluti. A buon punto anche le altre con Rebecca Raiola salita a 2,80, Veronica Domenici e Vittoria Favilla a 2,50 mentre lacrimucce per Giulia Chelini uscita alla misura d’ingresso.

Il 400ista Giacomo Bianchini, al quale mancavano solo 10 centesimi per fare il minimo per i campionati italiani promesse, ha provato sul pistino di Parma (stessi 160 metri del Mandela) ma ne è uscito con un 52”24 tutt’altro che soddisfacente, figlio in parte della pista ma anche delle difficoltà di allenamento e dei viaggi a Pisa per seguire gli studi universitari.

B.G.

Condividi questo articolo