CAMPIONATI REGIONALI DI PROVE MULTIPLE

Giornate con clima tipicamente primaverile: sole con nuvole, venticello, aria freschina. Questo lo scenario al campo scuola di Livorno dove la nostra società si è cimentata nell’organizzazione del campionato regionale di prove multiple open – presenti alcune società emiliano-romagnole -. Grande lavoro organizzativo, ma anche molto manuale, per i nostri dirigenti che si sono prodigati perché tutto riuscisse al meglio, ci sono riusciti ed hanno fatto un bel gioco di squadra.

Anche i risultati dei nostri ragazzi, non pochi, sono stati all’altezza del lavoro e dell’organizzazione perché sono usciti tempi, misure e punteggi di buon livello nonché tre titoli toscani – Foresi assoluto e promesse maschile, Giovannini allieve, oltre ad un argento junior con Di Napoli -. Vediamo nel dettaglio.

Andrea Foresi, sotto l’attenta guida di Mauro Telleschi, raggiunge l’obiettivo di superare i 6.000 punti (6.162) con attrezzi e misure assolute, quindi, oltre ad essere il suo pb e il minimo per gli Italiani, li supera in un “vero” decathlon. Ottiene ben cinque records: 100 (11”41) dove, però, ancora non supera il padre Fausto, ex velocista, lungo (6.54), peso (10.11) e poi due stupende gare, quella dei 400 (51”74) e, ancor di più, quella dei 1.500 (4’29”92), quasi da mezzofondista, che vince e gli permette di ottenere un punteggio alto tale da fargli vincere il titolo per soli cinque punti. Due gare, ormai nella norma, che sono l’alto (1,65) e l’asta (3.60), e tre gare (disco, giavellotto e 110Hs) sui suoi limiti ma molto buone se si considera quanto detto e cioè che ha gareggiato con gli hs a 106 ed il disco da 2Kg. ed il giavellotto da 800gr. Bene, molto bene, bravo. Ha gareggiato con determinazione, notevole impegno e tanta grinta.

Marta Giovannini si è cimentata molto bene con il suo primo eptathlon, dovrà poi decidere se questa specialità rappresenta il suo futuro in questo sport o se dedicarsi ad una disciplina; ad ora continua a spaziare, come da cadetta, da una specialità all’altra con buoni risultati. La sua gara, vinta con decisione e grinta, anche se non la da a vedere, è stata una lotta sul filo dei punti con la diretta avversaria che, al termine, è rimasta dietro abbastanza lontana a 222 punti. In alcune gare, facendole per la prima volta, ottiene i suoi records con buoni risultati: 100 hs (15.12 che è abbondantemente anche il minimo per gli Italiani), peso (9.93 anche questo minimo per gli Italiani), 200 (27”02), giavellotto (27.91), 800 (2’33”02. Non si migliora nelle due gare a lei più congeniali e cioè alto (1.56) e lungo (5.22) dove, da un po, sta “ristagnando” rispetto alle prospettive. Punteggio finale 4.453 che, ovviamente, costituisce il minimo per gli Italiani (ben oltre di 800 punti).

Federico di Napoli raggiunge il minimo per gli italiani junior e supera la barriera dei cinquemila punti (5.088) conquistando il secondo gradino del podio dove viene premiato, cosa che in altre occasioni non era avvenuta perché veniva premiato solo il primo. Anche per lui primo decathlon con attrezzi e misure superiori (da junior) e ben quattro pb: lungo (5.88), peso (9.36, 400 (54”13), 1500 (4’52”65) e poi tre risultati vicini ai suoi records: 100 (12”08), 110hs (17”10) corsi non bene, asta (3.10) dove può e deve fare di più, nell’alto ha sbagliato approccio e si ferma a 1.59 e nel giavellotto, dopo un primo buon lancio, ne fa due diversi tecnicamente dal primo e non va oltre i 34.13 mentre nel disco non si esprime oltre i 26.62, un po poco.

Ed ora, per loro tre, prossimo impegno gli Italiani. Mancando all’appello Luca Marsi, che si stava preparando per questo rientro, ed era annunciata la sua presenza, ma ancora non è nella condizione e Letizia Poli, come il marito, in preparazione, vediamo gli altri nostri.

Il migliore è certamente Marzio Signorini che, da buon allievo ancora acerbo e fisicamente da costruire, ottiene praticamente tutti i suoi pb con gare accorte, buona concentrazione e determinazione specie nei 1500 (4’57”48) dove vince con un confronto molto diretto e sostenuto, migliorandosi di ben tredici secondi. Le altre gare migliorate: 100 (12”25 pb), lungo (5.53 pb), peso (8.43 pb), 400 (55”42 pb), disco (21.07 pb), asta (2.40 pb). Inoltre un salto in alto con 1.65 (pb 1.68) dove può e deve migliorare molto, i 110 hs (17”29) con vento contro di oltre 2 mt/sec. che, in quanto esile e lungo, lo fa sbandare un paio di volte, ed un penoso giavellotto con 18.88 (pb 25.35), sempre meglio del nove e rotti di un’altra gara, penalizzato però dai giudici nei primi due lanci, che gli danno due nulli in caduta, molto ma molto dubbi. Quindi bene ed in via di miglioramenti considerevoli, la sua poliedricità servirà molto nel CdS allievi dove sono in pochi.

Eva Guantini approdata tardi a questa specialità e “bloccata” lo scorso anno per la idoneità alla visita medica, ottiene il record nel punteggio di oltre 300 punti (3.783 >> 3.474) e si migliora molto nel giavellotto con un buon 28.35 e nell’alto con un + 6 cm (1.41). Sui suoi limiti nel lungo (4.97) e nel peso (10.03) mentre fallisce, e si rammarica molto, nella sua specialità (100hs) con un 16”53 discreto per le pm ma non soddisfacente come specialista; oltre un secondo dal suo pb nei 200 e di due secondi negli 800, però corsi bene e ben dosati. Avanti così, c’è ancora tempo.

Emma Susini, allieva e primo eptathlon della sua ancor giovane vita atletica, conclude la due giorni con gli 800 dove si ritira perché delusa da tutte le altre gare dove sperava, e poteva, ottenere di più, ma l’ansia da gara e da prestazione la bloccano ancor prima di iniziare le gare. Non avendo mai corso i 100hs ed i 200 fa i suoi pb con 19”54 e 31”34 ma si tiene lontana dai suoi limiti nell’alto (1.29), nel lungo (4.41), nel giavellotto (18.23), mentre non male nel peso (9.16) dove sperava e poteva fare di più come nelle altre specialità.

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