BIANCO VERDI A SESTO, FIRENZE E ANCONA

Su tre fronti anche domenica 24 gennaio per riprendere l’abitudine alle gare dopo la lunga sosta. Clima non certo favorevole nella seconda giornata della prima prova regionale dei Campionati Italiani Invernali di lanci e i risultati ne risentono. Ha iniziato il lanciatore di martello junior Simone Bientinesi, in evidente difficoltà tanto da fare un solo lancio valido di m. 44,17 e addirittura con tre soli giri. Fa sicuramente meglio un’ora dopo Rachele Mori lanciando l’attrezzo da 4 kg a m. 61,88 che avrebbe fatto fare salti di gioia a tutte, ma non certamente a lei che, cinque mesi fa, lo aveva fatto atterrare ben più lontano agli assoluti di Padova. In clamorosa difficoltà la rientrante alle gare Alessandra Lessi. In un test in allenamento aveva lanciato molto vicino ai 58 metri, misura ben superiore al suo personal best fatto un anno fa a Lucca. Gli undici mesi di sosta hanno generato problemi tecnici al rientro, ma la giovane, non ancora diciannovenne, non si deve abbattere perché messi a fuoco e corretti alcuni particolari tecnici ritornerà ad essere una protagonista. Riccardo Ceccarini, con la solita calma, dichiarava di essere diventato anche lui primatista dei nulli (15 sui 18 possibili) dei propri atleti. Ci rivedremo in febbraio a Livorno.

All’impianto coperto dell’Asics Firenze Marathon in contemporanea andavano in onda le gare degli ostacolisti. Esordiva con le allieve Eleonora Parlanti nei 60 ostacoli da 76 cm. distanti m. 8,50. Prova interlocutoria in batteria dove finiva seconda con 9”34 ma si rifaceva in finale sull’empolese Carboncini, vincendo la gara e stabilendo il nuovo personale di 9”30. Meno in palla, ma sempre competitiva, Dalia Carcea che, con gli ostacoli da 84 correva i 60 in 10”54 e in finale si migliorava a 10”44 per un secondo posto. Nicolas Ugati, anche lui all’esordio tra gli junior che utilizzano ostacoli da 1 metro, corre sia in batteria, sia in finale in 8”83 a debita distanza dal lucchese Mattia Paterni che ha un anno in più di esperienza su quel tipo di barriere. Alessandro Bacci deve ritenersi, comunque, soddisfatto dei suoi tre pupilli.

Nel primo pomeriggio, sempre a Firenze, andavano in onda per prime le velociste allieve sui 60. Miglior risultato quello di Giulia Bonomo, terza nella finale B, in 8”25, un centesimo meglio di quanto fatto in batteria e prestazioni degne, ma non eccezionali, di Francesca Spiller (8”82) e di Virginia Del Corona (9”04). Mettersi sui blocchi all’ora nella quale si è abituati a desinare porta sicuramente difficoltà alle giovani velociste. Meno difficoltà con le più esperte del settore assoluto. Per noi presenti Irene Buselli  che cede le armi solo alla fiorentina Gorini, correndo in batteria in 8”01 ed in finale scendendo a 7”96 cedendo tre centesimi alla Gorini e la neo under 23 Margherita Guarducci che migliorava per due volte il suo personale sulla distanza portandolo in batteria a 8”01 e in finale a 7”99.

Nella gara maschile ben tre bianco verdi. Ha vinto, senza esagerare, Tommaso Boninti correndo sia in batteria sia in finale in 7”10, ma la gara alla quale punterà agli italiani junior sarà quella dei 400 per la quale ci sarà bisogno di altre qualità. Non smette di impressionare Federico Garofoli, il quale, dopo la buonissima gara sui 400 di Ancona, polverizza il suo record sui 60 portandolo dai 7”36 di un anno fa, prima a 7”31 in batteria e poi addirittura a 7”19 in finale. Due record personali anche per Andrea Franchini che scende in batteria da 7”57 a 7”42 e nella finale B a 7”32 che per un allievo è un traguardo mica male. Soddisfazione generale per il capo coach del settore Giuseppe Pucini.

In contemporanea, ma all’aperto una serie di gare di getto del peso. Tra le allieve muso lungo di Elisa Perullo che, essendo una neofita della specialità aveva bisogno dei suggerimenti del suo tecnico Davide Paolini non arrivato in tempo. Solo m. 8,06 per lei ma andrà meglio sicuramente la prossima volta. Bell’esordio da allievo con l’attrezzo da kg. 5 per Leo Carcea con una gara in crescendo, terminata con un secondo posto dietro l’inarrivabile Daniele Fabbri, ma con m. 11,79 che comincia ad essere una misura interessante. Non ha impressionato Diego Paolini, dato in buona condizione ma che è rimasto ben sotto i 13 metri, con un massimo di 12,79. Agli italiani non potrà che far meglio.

Ad Ancona si sono spinti Diego Vernaccini e Mattia Barlantini, alla ricerca del tempo per partecipare agli italiani junior. Hanno fatto bene entrambi, abbassando non di poco i personali, ma solo Diego dovrebbe avercela fatta. Corsa intelligente dietro un avvio veloce, ma mantenendosi a debita distanza dai primi due, Diego si portava gradatamente sempre più vicino, fino a finire in testa con il personale indoor di 1’55”79 miglior tempo junior della giornata marchigiana. Ha polverizzato il suo personale, che era di 2’05”88 Mattia, ma il suo 2’01”29 non sarà sufficiente per raggiungere l’obiettivo. Abbiamo sentito comunque il tecnico Saverio Marconi decisamente soddisfatto.

 

B.G.

Condividi questo articolo