BEFANA CAMPESTRE, SI MESCOLANO LE CARTE

Il Gran Prix di cross inaugura il 2018 col tradizionale appuntamento serale del 6 gennaio a Policiano (Arezzo). La manifestazione è al giro di boa venti giorni dopo la tappa di Castello. In appena tre settimane, non aspettatevi che gli equilibri vengano stravolti chissà come. Eppure le feste natalizie e i passaggi di categoria hanno da sempre detto la loro nel cambiare le carte in tavola. Qualcosa si è mosso.

 

Niente paura, chi vince alla fine siamo sempre noi. Stavolta con Raffaele Poletti, tornato ad alzare le braccia come a San Bartolo il mese scorso. In mezzo c’era Castello, una mezza debacle da cui ha riportato a casa la pelle.. La 5,5 km maschile è appannaggio del nostro in 18:44. Il secondo posto è presidiato da Alessio Ristori (19:18) che con Raffaele si è spartito le campestri di questa stagione. Così come era stato l’anno scorso, il Gran Prix è un affare tra questi due. Ad una tappa dalla fine, Alessio conserva tre punti di margine sul compagno. Troppo pochi per essere decisivi. Vincere a Fossone è l’unica garanzia per il successo finale. Il resto della Toscana è a debita distanza.

Cronaca della gara: rispetto al solito la partenza è più tranquilla, ed atleti di seconda fascia rischiano la sorte prendendo la testa nel primo di quattro giri. Particolarmente agguerriti gli atleti di casa, abituali disertori di tutti gli altri luoghi della Toscana perché giudicati troppo distanti… salvo poi obbligare tutti gli altri a trasferte odisseiche quando arriva il turno loro. Al secondo passaggio emerge un terzetto: Poletti, Ristori, Farhate, col primo di questi pronto a lanciare l’allungo decisivo. Anche se già staccato, Alessio ha dovuto abbandonare i sogni di gloria per le proteste del ginocchio sinistro. Per la prossima gara, i tempi stringono: si spera in un pronto recupero entro la settimana.

Gianmarco Lazzeri coglie i frutti di un avvio più deciso portandosi quasi subito a ridosso dei dieci. Ancora più avanti Gabriele Spadoni, a scacciare le sensazioni negative dei giorni scorsi con una grinta pazzesca. I due si scambiano di posto nel secondo giro, un tandem che regge per buona parte di gara e che li vede a metà strada in settima e ottava posizione. Gianmarco salirà fino alla sesta (19:40) con un pensierino ai due che lo precedono minato forse da una caduta; Gabriele crollerà in undicesima (20:07) in vista dell’arrivo: torna a casa col sorriso agrodolce della grande impresa sfumata.

Bentornata fiducia per Manuel Lucioli, un mese scarso di allenamento continuato basta per agguantare un discreto 36mo posto (21:23) il cui più malizioso fine era di ribadirne la superiorità su alcuni giovani compagni di squadra: Mauro Giuliano (21:26, 37mo, soffre ma ha imparato a non ritirarsi mai), Augusto Casella (21:33, 39mo), Simone Esposito (21:39, 40mo). Per Augusto, prima gara in maglia bianco verde, una menzione particolare. Al neo-allievo, dominatore delle campestri cadetti non è mancato il coraggio, meno la lungimiranza: la benzina è finita proprio nei km che ha dovuto aggiungere con il passaggio di categoria.

 

Nella prova femminile (4 km), rapporti invariati tra Giulia Morelli e Hodan Mohamud. La sorpresa è un giovane terzo incomodo… o dovrei dire secondo, siccome l’allieva Badii ha avuto la forza, all’allungo della vincitrice (15:46), di resistere un po’ più della nostra (16:00). Fino ad allora era stata una gara bella ed incerta, con la veterana Gloria Marconi ad aprire le danze nei primi giri, ed un avvincente tira e molla in preparazione del gran finale. Non cambia niente nella classifica del Gran Prix, con un ritardo dalla vincitrice (15 punti) che per Giulia sembra davvero incolmabile, salvo sorprese ovviamente ben poco sportive.

Un’ottima prova in rimonta fa sorridere Diletta Signori (17:14, nona); progressione che ha fatto fuori, tra le ultime, la compagna Enrica Bottoni (17:29, 13ma). Le defezioni di atlete di punta premiano le bianco verdi, salde al quarto e quinto posto nella classifica generale. Un’altra che ha le mani sul Gran Prix è Soukaina Mahboub (18:11, 21ma), unica allieva ad essersi messa in gioco in tutte le gare, ancora una volta a podio nella singola tappa. 32ma piazza per Veronica Cai (20:10). Atletica Livorno presente nel settore giovanile grazie alla solita cadetta Valentina Gussoni, una costanza che meriterebbe il premio di un podio, per lei che coglie di nuovo il legno (6:25) nella 1,5 km a lei dedicata. Asia Ricci “copre” la gara ragazze terminando il km (4:34) al 22mo posto.

Condividi questo articolo