A UN CENTESIMO DALLA VITTORIA

 

3_22_2_2017E’ quello che è successo a Joao Bussotti che, ad Ancona, tentava di riconquistare il titolo italiano indoor dei 1500.2_22_2_2017 Il 23enne mezzofondista allenato da Saverio Marconi per la squadra dell’Esercito ci teneva a bissare il titolo vinto un anno fa a Padova anche se cosciente che quest’anno, e per varie ragioni, la forma non era la stessa. Come sempre, quando c’è di mezzo una maglia di campione italiano, il ritmo era abbastanza blando (32”6 – 32”3 -32”0 – 31”7 i primi 4 giri di pista) poi un leggero allungo del lombardo Padovani (30”6 – 29”8) quando Joao aveva già innestato la volata che, come sempre, è stata entusiasmante ma, nonostante un 200 finale in 27”4, veniva rimontato dall’italo marocchino delle Fiamme Gialle Yassin Bouih che si gettava sul traguardo con il busto ben inclinato in avanti mentre il nostro rimaneva perfettamente eretto. Cinque minuti di attesa per decifrare il fotofinish e poi per Joao era medaglia d’argento in 3’48”23 e la probabile convocazione per partecipare agli Europei in sala.

4_22_2_2017In competizione anche due atlete bianco verdi: Francesca Boccia e Ilaria Cariello. La saltatrice con l’asta di Giacomo Giusti faceva la sua onesta apparizione, com’è sua consuetudine quando c’è una manifestazione nazionale, anche se i suoi impegni universitari non le permettono una preparazione efficace (è obbligata dagli orari a fare una parte della preparazione da sola nell’impianto coperto di San Giuliano Terme). Infatti, le due apparizioni in sala al Ridolfi si erano concluse con due flop, ma l’orgoglio veniva fuori e nelle Marche riusciva a superare 3,80 al secondo tentativo tanto da occupare una onorevole nona piazza.1_22_2_2017

Ilaria aveva il minimo per due gare e le ha affrontate con la sua consueta verve. Forse la pedana di stacco del triplo a 11 metri, misura impensabile per le gare toscane dove si gareggia da 10 metri e spesso da 9, l’ha un po’ disorientata con 2 nulli nelle prime due prove ed un 11,63 che non indica certo il suo attuale valore. Un po’ meglio nel lungo con due salti in linea, 5,63 il primo e 5,64 il secondo ma per un’atleta che il meglio di se lo da nei salti di finale non entrare tra le otto è uno svantaggio non da poco. Almeno in quest’occasione il suo tecnico Massimo Favoriti si poteva dire soddisfatto.

 

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